OMCeO Sassari. Lettera aperta all’Assessore all’Igiene e Sanità della Regione Sardegna

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta che il presidente OMCeO Sassari, Nicola Addis, ha indirizzato all’Assessore all’Igiene e Sanità della Regione Sardegna in seguito alle polemiche sui giornali sardi per lo stanziamento per esami pre-vaccinali:

Gentile Assessore all’Igiene e Sanità della Regione Sardegna,sono rimasto colpito dal fatto che, nella scorsa legislatura, pur essendo presenti Consiglieri esperti della materia, possa essere sfuggito un provvedimento privo di ogni rilevanza scientifica e temo, addirittura pericoloso come messaggio alla popolazione. Mi riferisco al comma 29 dell’articolo 8 della legge 48 del 2018. Che dice: “Per l’anno 2019 una quota pari ad euro 200.000 del fondo regionale per il sistema integrato di servizi alla persona venissero destinati al rimborso degli esami pre-vaccino”. Giustamente questo fatto ha destato stupore e indignato gli addetti ai lavori. Il mio e lo sforzo dei Medici e delle Società Scientifiche per incentivare le vaccinazioni, possono essere vanificati dal messaggio che può passare, vere e proprie fake news, che i vaccini sono pericolosi e che è meglio praticare dei test di laboratorio (assolutamente inutili e non validati scientificamente) per verificare eventuali controindicazioni.Queste ultime sono rare e ben conosciute dal medico che consiglia la vaccinazione.E’ un obbligo morale dei cittadini di sottoporsi alla vaccinazione, in quanto proteggendo se stessi, proteggono anche coloro che per seri motivi non possono essere vaccinati, infatti solo la così detta “immunità di gregge” ovvero la copertura vaccinale di un numero adeguato di cittadini, impedisce  o limita fortemente la diffusione di molte malattie, che grazie alla vaccinazione possono essere prevenute.Mi permetto di suggerire che questi fondi, molto importanti in un periodo di vacche magre, in cui nella sanità pubblica, spesso mancano anche le cose più elementari, possano per esempio essere usati per rendere gratuiti esami di laboratorio, validati scientificamente (questi sì!) che attualmente devono essere pagati dai pazienti affetti da patologie importanti, per cui sono costretti ad effettuarli senza esenzione.Il riferimento è per esempio (giusto per citarne alcuni), al dosaggio della Calprotectina fecale nelle malattie croniche intestinali o le Transglutaminasi tissutali nella Celiachia.Potrei continuare a lungo. Sono sicuro che Lei da Medico attento, cercherà una soluzione per correggere questo provvedimento che ha ereditato, trasformandolo da inappropriato ad utile.

Autore: Redazione

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