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OMCeO Savona. Relazione sulle attività intraprese in merito alla condizioni di lavoro dei medici impegnati nel servizio di Continuità assistenziale.

In questi ultimi anni le aggressioni ai medici e agli operatori sanitari sono diventate sempre più frequenti e spesso hanno avuto gravi conseguenze fino, in alcuni casi, alla morte di medici in servizio. La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri ha posto questo tema in vetta alle molte problematiche emergenti relative alla professione.

Anche l’Ordine dei Medici e Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Savona pone grande attenzione a questo tema ed in particolare ritiene che la sicurezza del personale medico e sanitario sia elemento fondamentale per una corretta e serena assistenza alla popolazione, al fine di garantire un adeguato standard di cura e una corretta presa in carico dei pazienti.

In relazione a ciò il Presidente in collaborazione con la Commissione Giovani Medici dell’Ordine dei medici di Savona, ha effettuato nel corso del corrente anno, delle visite presso le sedi di Continuità Assistenziale del territorio della ASL 2 Liguria allo scopo di rappresentare la vicinanza dell’Ordine verso i colleghi che svolgono un lavoro molto importante ed impegnativo eseguito, talvolta, in condizioni di disagio e per verificare le condizioni di lavoro dei medici di guardia.
È stato anche distribuito ai medici referenti dei poli di C.A. un questionario sulla percezione della sicurezza.

Alla luce di quanto emerso durante le visite il Presidente dell’Ordine dei Medici e Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Savona Dott. Luca Corti ha scritto una lettera al Commissario Straordinario della ASL 2 Liguria, Dott. Paolo Cavagnaro descrivendo la situazione e rendendosi disponibile ad un incontro finalizzato a trovare una soluzione ai problemi rilevati.

L’invito è stato prontamente raccolto e si è concretizzato in un incontro tenutosi il 28 gennaio 2020.

Tra le decisioni prese in questa occasione anche l’individuazione di un referente aziendale per distretto, responsabile del controllo della sicurezza e igiene delle sedi – i referenti saranno poi coordinati da un responsabile centrale; la costituzione di un gruppo di lavoro che verifichi la gestione del rischio per i medici di C.A.; l’individuazione delle prime due sedi periferiche da mettere in sicurezza entro aprile 2020, partendo da quelle ritenute più critiche. Da valutare anche la possibilità di fornire ai medici di C.A. un cellulare aziendale o tablet con pulsante di sicurezza (uomo a terra) e sistema di geo localizzazione e possibilità di consultare tramite tali dispositivi il sistema di cartella clinica informatizzato aziendale.


 

In allegato il testo integrale della relazione sull’incontro del 28 gennaio scorso.

Autore: Redazione

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