OMCeO Trieste: i corsi di aggiornamento di novembre

Cinque appuntamenti con la formazione all’Ordine di Treiste questo mese.

Venerdì 8 novembre corso di aggiornamento "L’embolia polmonare: dalle linee guida al mondo reale. L’esperienza della Medicina d’urgenza a Trieste" (4 crediti ECM).
L’embolia polmonare è la terza causa di mortalità cardiovascolare e colpisce un numero notevole di soggetti, specialmente anziani. Il sospetto clinico, l’attenzione ai fattori di rischio, la diagnosi e la terapia sono essenziali per ridurre l’impatto della patologia.
Sebbene siano stati compiuti molti passi avanti nella profilassi primaria dell’embolia polmonare in ambito chirurgico, dati epidemiologici indicano che l’incidenza di embolia polmonare non si è ridotta nei pazienti soggetti ad allettamento prolungato per patologie di tipo non chirurgico. Patologie di frequente riscontro nella popolazione anziana (fibrillazione atriale, disidratazione, valvulopatie, interventi chirurgici ortopedici), gravidanza, terapia ormonale e malattie venose sono importanti per il sospetto diagnostico.
L’incontro si svolgerà nella sede OMCeO di Piazza Goldoni n. 10, a partire dalle ore 15.

Stessa location il giorno successivo, sabato 9, per il "Corso introduttivo alla sedazione clinica con ipnosi".
Il corso si propone di trasmettere ai partecipanti le potenzialità dell’ipnosi finalizzata alla sedazione del paziente, in modo da aumentarne la collaborazione e la compliance.
Nella parte teorica verrà spiegata la natura neurofisiologica dell’ipnosi e i suoi effetti sul paziente, quindi saranno illustrati i campi di applicazione, con particolare attenzione all’ambito ambulatoriale e odontoiatrico, prima di effettuare una dettagliata comparazione tra la sedazione con ipnosi e la sedazione con protossido di azoto. Infine, verranno descritte le tecniche operative di base.
Nella parte pratica del corso, invece dimostrazione dal vivo di alcune tecniche operative con la partecipazione attiva di volontari.
L’evento – cui sono stati concessi 5 crediti ECM – avrà inizio alle ore 9.

Venerdì 15 novembre si svolgerà, invece, il corso di aggiornamento intitolato "Medicina iperbarica e medicazioni" (5 crediti ECM).
Il
corso tratterà le tematiche inerenti al Servizio di Medicina Subacquea e
Iperbarica di Trieste. Verrano illustrati i principi di funzionamento e
la logistica dell’impianto oltre alle caratteristiche delle
apparecchiature, si esporranno alcuni aspetti inerenti la fisiopatologia
del trattamento con ossigeno iperbarico, oltre a descrivere le
patologie che vengono trattate ed il tipo di medicazioni che si eseguono
all’interno del Centro.
Gli obiettivi che il corso si propone
sono: far conoscere l’importanza dell’esistenza della struttura, dare
delle indicazioni precise su quali siano le patologie che possono
beneficiare del trattamento iperbarico includendo anche la tempistica
dell’invio dei pazienti, elencare quali siano le indicazioni
terapeutiche concesse dalla nostra Regione.  
Il corso verrà presentato dal responsabile del servizio dott. Adriano Rinaldi (specialista
in Anestesia e Rianimazione e Medicina del Nuoto e delle Attività
Subacquee) e da due dei suoi collaboratori infermieristici Valentina Guidi e Marino Comisso, aventi entrambi conseguito il master di primo livello in gestione infermieristica del paziente con ulcere difficili.
Lavori al via alle ore 14 presso la sede OMCeO.

La settimana successiva, e precisamente venerdì 22, spazio all’evento "Medicina di montagna".
Verranno
affrontate alcune delle numerose tematiche riguardanti la Medicina di
Montagna, grazie alla presentazione di tre medici triestini che hanno
conseguito il diploma del Corso di Perfezionamento in Medicina in
Montagna omologato UIAA, organizzato dalla Facoltà di Medicina e
Chirurgia dell’Università degli Studi di Padova.
I relatori sono di diversa estrazione specialistica: Marina Riosa, Endocrinologia e Malattie del Ricambio, Rosa Maria Salvi, Cardiologia e Medicina dello Sport, Adriano Rinaldi, Anestesia
e Rianimazione e Medicina del Nuoto e delle Attività Subacquee. Tutti
possiedono esperienza alpinistica personale, anche ad alta quota ed in
territorio extraeuropeo. Nello specifico, Rinaldi è presidente della
Commissione Medica Centrale del CAI e membro del Soccorso Alpino, mentre
Riosa e Salvi fanno parte della Commissione Medica
Veneto-Friulana-Giuliana del CAI.
Le varie tematiche trattate
prenderanno in considerazione il semplice escursionismo come l’attività
ad altissima quota. Le esposizioni avranno, dunque, un taglio
estremamente pratico per poter ottenere un’interazione attiva con i
corsisti. In tale modo si vogliono raggiungere due obiettivi: mettere i
partecipanti nella condizione di poter dare una risposta concreta ad
eventuali richieste dei loro assistiti; fornire ai medici amanti della
montagna degli utili suggerimenti.
Il corso si terrà nella sala dell’Ordine, con inizio alle ore 14.

Ultimo evento del mese è quello in programma venerdì 29 novembre presso l’Auditorium del Museo Civico Revoltella di Trieste: "La contenzione non è un atto sanitario, non è prescrivibile e non è protocollabile".
La contenzione viola diritti sanciti dalla Costituzione, ma è tuttora praticata nonostante ci sia anche un’ampia letteratura internazionale ad evidenziare che è disabilitante e coincide sempre con un aumento delle infezioni e delle lesioni da decubito.
Si associa anche ad un aumento della traumatologia indotta dal tentativo della persona oggetto della contenzione di liberarsi. L’impiego di sedativi, senza un monitoraggio adeguato della persona favorisce ulteriormente traumi da caduta legati alle inevitabili alterazioni motorie indotte da questi farmaci. Attualmente molti studi evidenziano che una riduzione dei meccanismi della contenzione migliora significativamente la qualità dell’assistenza. Tuttavia solo poche realtà si chiedono come evitare la contenzione, nella maggior parte ci si domanda come farla, pertanto si rischia di arrivare a situazioni per cui la contenzione viene interpretata come una terapia tanto da richiederne la relativa prescrizione su ricettario medico.
La contenzione si intreccia con pratiche assistenziali non congrue con la tanto auspicata alleanza terapeutica, pratiche che costituiscono un retaggio della cultura prestazionale, centrata sull’organo e sulla patologia e non già sulla persona interpretata in maniera olistica. Eliminare la contenzione è battaglia di buon senso contro il non senso.
Al corso (inizio ore 8,30) sono stati attribuiti 5 crediti ECM.

Brochure e modulo d’iscrizione di entrambi i corsi qui.

Autore: Redazione FNOMCeO

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