«Un’altra aggressione a danno di un medico, questa volta molto vicino a noi, a Padova, vittima una collega. Un comportamento vile e inaccettabile: ci lascia sconcertati e indignati che qualcuno si presenti a una visita in un ambulatorio armato di coltello e determinato a colpire in modo grave o perfino ad uccidere un medico. Questa violenza va fermata a tutti i costi».
Il presidente dell’OMCeO veneziano e vicepresidente FNOMCeO Giovanni Leoni condanna con fermezza l’aggressione di cui, secondo le prime notizie arrivate, è rimasta vittima questa mattina una dottoressa in servizio all’Istituto Oncologico Veneto di Padova. Ferita a coltellate da un paziente, è stata subito soccorsa e le sue condizioni sarebbero stabili.
«Esprimo a nome dell’Ordine di Venezia e mio personale – prosegue il dottor Leoni – la massima solidarietà e la più totale vicinanza a questa collega, alla sua famiglia e ai suoi colleghi. Alla dottoressa in particolare auguro una pronta guarigione fisica e psicologica. Un atto, se possibile, ancora più grave e vergognoso perché coinvolge un medico che dedica la sua vita ai pazienti più fragili, quelli oncologici».
«Auspichiamo – aggiunge il presidente Leoni – che le autorità preposte facciano luce al più presto su un episodio che poteva avere anche un esito mortale, come già accaduto in passato. Ma è indispensabile ormai anche una revisione dei protocolli di vigilanza e di sicurezza per tutti i lavoratori sanitari: chiediamo con forza che anche questa diventi una priorità».
Episodi di inciviltà e aggressività, questi, che non vanno sottovalutati, secondo il presidente Leoni. «Non possiamo più accettare – conclude – atti così gravi di violenza, fisica o verbale, nei confronti degli operatori sanitari che, lo ricordiamo, si spendono ogni giorno con grande professionalità e impegno per la tutela della salute di tutti. Professionisti che non si arrendono e che continuano a fare il loro lavoro, nonostante le difficoltà. A loro siamo vicini».
Autore: Redazione