Interrogazione a risposta scritta – Nell’interrogazione si rileva che in vista dell’8 marzo 2015, “giornata della donna”, l’Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato un documento sulle otto priorità in termini di salute per le donne, ovvero: a) cancro. I due dei tumori più comuni che colpiscono le donne sono al seno e al collo dell’utero. Rilevare precocemente entrambi questi tipi di cancro è la chiave per mantenere le donne in salute; b) salute riproduttiva. Problemi di salute sessuale e riproduttiva sono responsabili di un terzo di problemi di salute per le donne di età compresa tra 15 e 44 anni; c) salute materna. Molte donne stanno beneficiando degli enormi miglioramenti delle cure durante la gravidanza e il parto introdotti nel secolo scorso. Ma tali benefici non si estendono ovunque e nel 2013, quasi 300.000 donne sono morte per complicazioni durante la gravidanza e il parto. La maggior parte di queste morti avrebbero potuto essere evitate; d) HIV. Sono le giovani donne che portano il peso delle nuove infezioni da HIV. Troppe giovani donne lottano ancora per proteggersi contro la trasmissione sessuale del virus e per ottenere il trattamento di cui hanno bisogno. Sempre loro risultano essere particolarmente vulnerabili alla tubercolosi – una delle principali cause di morte nei paesi a basso reddito delle donne tra i 20 e i 59 anni; e) infezioni sessualmente trasmesse. Oltre a proteggersi dall’HIV e dal papillomavirus (HPV), è anche fondamentale migliorare la prevenzione di malattie come la gonorrea, la clamidia e la sifilide. La sifilide non trattata è responsabile di più di 200.000 nati morti e morti fetali precoci ogni anno, oltre che del decesso di oltre 90.000 neonati; f) violenza contro le donne. Oggi, una donna su tre sotto i 50 anni ha subito una violenza fisica o sessuale; g) salute mentale. L’evidenza suggerisce che le donne sono più inclini degli uomini a sperimentare l’ansia, la depressione, e disturbi somatici. La depressione è il problema di salute mentale più comune per le donne e il suicidio una delle principali cause di morte per le donne sotto i 60 anni. È di vitale importanza aiutare a sensibilizzare le donne ai problemi di salute mentale, dando loro la fiducia necessaria per richiedere assistenza; h) le malattie non trasmissibili. Nel 2012, circa 4,7 milioni di donne sono morte a causa di malattie non trasmissibili prima di raggiungere i 70 anni. Sono morti a causa di incidenti stradali, consumo di tabacco, abuso di alcol, droghe e sostanze, e l’obesità – più del 50 per cento delle donne in sovrappeso in Europa e nelle Americhe; i) essere giovani. Le ragazze adolescenti devono affrontare una serie di sfide: le malattie sessualmente trasmissibili, l’HIV, e la gravidanza. Circa 13 milioni di ragazze adolescenti (di età inferiore ai 20 anni) partoriscono ogni anno. Le complicazioni di queste gravidanze sono una delle principali cause di morte per le giovani madri. Molte, inoltre, soffrono le conseguenze di aborti a rischio; l) invecchiare. Avendo lavorato spesso in casa, le donne più anziane possono avere minori pensioni e sussidi, un minor accesso alle cure sanitarie e ai servizi sociali rispetto ai loro colleghi maschi. Le donne anziane hanno anche un rischio maggiore di abusi e, in generale, peggiori condizioni di salute. L’interrogante On. Fucci rileva che sulla base di questi dati l’Organizzazione mondiale della Salute ha organizzato, presso le Nazioni Unite, una conferenza internazionale per affrontare i problemi legati alla condizione delle donne anche alla luce degli impegni assunti nella Dichiarazione di Pechino del 1995 e rinnovare l’impegno globale per eliminare le disuguaglianze che mettono l’accesso a servizi sanitari decenti fuori dalla portata di tante donne. Si chiede quali siano stati gli esiti della conferenza presso le Nazioni Unite e quali iniziative il Governo intenda assumere in merito alle priorità indicate dall’Organizzazione mondiale della sanità
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