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Operativa a Roma la scuola di psicoterapia psicoanalitica

A due passi da piazza San Giovanni, in via Sommeiller 40, ha sede la scuola dell’Accademia di psicoterapia psicoanalitica. Nata da un’idea del settembre 2011, l’apertura dell’attività per il 2013 è avvenuta sabato 5 aprile. Riconosciuta dal MIUR, la scuola colma un vuoto in questa branca di attività della Medicina. Annamaria Mandese è la direttrice e responsabile legale, Piero Petrini è il Vice direttore e Anita Casadei è Presidente. La scuola si avvale di un comitato scientifico, di un consiglio scientifico e vi insegnano docenti caratterizzanti, una marcia in più rispetto ad altre esperienze del genere.

Mandese, Petrini e Casadei spiegano: “Le Università non formano psicoterapeuti e da molte scuole escono professionisti con una buona preparazione teorica, ma senza la capacità di intervenire sui casi pratici. Quando abbiamo pensato alla nostra iniziativa, abbiamo puntato proprio sul metodo della psicoterapia psicoanalitica, vale a dire un modo per il quale il professionista riesce a individuare il disagio vissuto dal paziente, riesce a capire quali sono i motivi profondi che hanno provocato la crisi. Il nostro metodo mette in discussione anche il professionista della salute mentale che deve capire se stesso nel momento in cui si raffronta con il paziente”.

Si verificano in genere due criticità in altre esperienze analoghe: ci sono docenti poco qualificati; gli allievi escono dalle scuole senza conoscere il metodo. “Invece – spiega Annamaria Mandese – noi puntiamo su molti esercizi sulla tecnica psicoterapeutica”. La scuola ha due punti di forza: la ricerca, condotta da due ricercatrici specializzate sulla metodologia della ricerca e che consentiranno alla scuola di produrre articoli scientifici per le riviste specializzate; la collaborazione con Medici senza frontiere con uno slogan che è una sorta di dichiarazione di intenti: “Aiutare chi aiuta”. I pazienti sono seguiti in colloqui frontali, ma anche telematicamente, nel senso che hanno sempre un punto di contatto con i docenti anche via mail. Clinica, Tecnica e Ricerca sono tra loro interconnesse e pongono al centro la Persona.

“Il metodo parte da un assunto di base: l’esistenza di uno stretto rapporto tra mondo interno intrapsichico e mondo esterno relazionale, di un costante influenzamento reciproco e di una relazione di appoggio scambievole…..il concetto di appoggio oggettuale a cui si fa riferimento è pertanto molto più ampio di quello freudiano”, si legge nel depliant di presentazione della scuola (www.accademiasapp.it).

Nel giorno di apertura dell’attività, si è tenuta una riunione di gruppo allargata per l’esame di un caso clinico di “bolla narcisistica” avente come sfondo la depressione bianca, quella particolare condizione in cui il paziente avverte il disagio per qualcosa che doveva esserci e che invece non c’è.

Autore: Redazione FNOMCeO

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