Sorti in Italia, a Forlì, dalla metà degli anni ’90, gli Ospedali di Comunità (o country hospital) permettono ai medici di medicina generale (Mmg) di seguire i loro assistiti facendosi carico della responsabilità clinica del ricovero.
Attualmente sono attivi in Italia 65 OdC, in un momento in cui questa "formula" sembra più necessaria che mai: non solo per i tagli avvenuti in questi anni dei posti letto ospedalieri in generale e per la necessità di trovare altre soluzioni di ricovero sul territorio a costi più contenuti ed elevata assistenza sanitaria, ma anche perché alcune Regioni devono rientrare da importanti deficit economici e contemporaneamente disegnare una rete di servizi distrettuali in molti casi assai carente o assente.
Le undici Regioni che hanno attivato i country hospital sono: Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lazio, Liguria, Veneto, Lombardia. Vi sono coinvolti oltre 200 comuni, con un bacino d’utenza
di due milioni di persone; 700 sono i posti letto, circa 500 i Mmg impegnati con almeno un migliaio di operatori fra infermieri e addetti alla persona.
Proprio su questo tema è intervenuto il presidente dell’OMCeO di Forlì-Cesena, nonché Referente nazionale Fimmg per gli Ospedali di Comunità, Giancarlo Aulizio. Alleghiamo l’articolo, pubblicato sul numero de Il Sole 24 Ore Salute del 18-24 gennaio 2011.
Autore: Redazione FNOMCeO
