• Home
  • Dimensione Donna
  • Padova, il 13 novembre convegno “Donne medico: il paradigma della professionalità…”

Padova, il 13 novembre convegno “Donne medico: il paradigma della professionalità…”

Quella medica, una professione sempre più al femminile. E’ una realtà supportata da dati incontrovertibili se è vero, come è vero, che le donne costituiscono già oggi il 32% dei medici del SSN, che le Facoltà di Medicina sono piene di ragazze motivate che terminano il percorso di studio nei termini previsti (26,5 anni), che le donne rappresentano oggi il 60% delle matricole a Medicina. Ed ancora, che su 10 laureati 8 sono donne e che la percentuale di iscritte agli Ordini sotto i 30 anni di età sale al 70%.

E’ facile immaginare come questa inversione di tendenza stia ponendo all’interno della sanitaria una serie di interrogativi sul piano organizzativo che attendono risposte. Non è semplice, infatti, ricoprire contestualmente più ruoli, quello di moglie, di madre e di professionista.

Dopo l’appuntamento di Ventimiglia del 5 novembre (leggi qui), l’argomento sarà dibattuto nel corso di un convegno sul tema “Le donne medico : il paradigma della professionalità …” che si terrà a Padova per iniziativa dell’Ordine provinciale e del Comitato Pari Opportunità dell’Azienda Ospedaliera, in programma sabato 13 novembre presso l’Aula Morgagni del Policlinico – Università.

Per avere un’anticipazione sui temi al centro dei lavori abbiamo rivolto alcune domande ad Antonella Agnello, vicepresidente dell’Ordine di Padova, cui si deve il merito di aver contribuito fattivamente nell’organizzazione dell’evento.

Dottoressa Agnello, figli, lavoro, carriera, le giovani colleghe devono affrontare non pochi problemi per dedicarsi alla professione…
Ogni donna che diventa medico deve confrontarsi con tutti questi aspetti : da una parte il desiderio di realizzare ciò per cui ha con fatica portato a termine e quindi aspirare a posizioni per lo meno certe e non precarie , avere la “sana” ambizione di migliorarsi e magari ambire a posizioni apicali; dall’altra realizzarsi come donna, madre , moglie ed è a questo punto che non diventa semplice…… E’ sufficiente guardare i dati disponibili: 30% donne ai vertici di carriera sono single o separate (10% maschi), 30% non ha figli (13% maschi), 20% ha un solo figlio (16% maschi ).

Con una professione sempre più “in rosa” quali correttivi sarà necessario individuare sul piano contrattuale, ma anche organizzativo all’interno delle strutture, per consentire una serena attività professionale alle colleghe?
Se non vogliamo che la femminilizzazione della professione medica conduca ad un impoverimento dell’offerta dei servizi sanitari , perché le donne sono costrette a scegliere attività che si conciliano più facilmente con la famiglia, bisogna trovare soluzioni nell’organizzazione sanitaria, quali programmi di reinserimento dopo la maternità per non perdere i ruoli precedenti, asili nido aziendali, flessibilità dell’orario di lavoro …. ed è sufficiente apprendere dalle nazioni del Nord Europa che ancora una volta nel Global gender gapreport 2010
del World economic forum risultano ai primi posti , mentre l’Italia è indietreggiata in particolare proprio per la forza lavoro.

In quali specialità risultano in aumento le donne medico? Esistono dei motivi, legati al genere, alla base delle scelte?
I dati disponibili relativamente alle specializzazioni scelte ha permesso di evidenziare la prevalenza delle colleghe in alcune aree ben specifiche. In particolare specialità mediche ad eccezione della ginecologia, in minor numero invece le iscritte a specialità chirurgiche.

Parliamo di opportunità e parità di livelli retributivi: negli ultimi anni si sono fatti passi in avanti ?
Ad oggi c’è ancora poco impegno per colmare queste differenze retributive per le quali le donne medico talora possono arrivare a guadagnare fino al 50% in meno .
Il gruppo di studio “Medicina declinata al femminile” voluto dal Presidente della FNOMCeO Amedeo Bianco e dal Vicepresidente Maurizio Benato , ha a tale scopo promosso un tavolo con i principali sindacati, perché è solo attraverso i contratti di lavoro che si può arrivare ai cambiamenti auspicati

Autore: Redazione FNOMCeO

© 2023 - FNOMCeO All Rights Reserved. Via Ferdinando di Savoia, 1 00196 ROMA CF: 02340010582

Impostazioni dei Cookie.