Cresce l’attesa per conoscere il nuovo modello di medicina che emergerà dal brainstorming che, da domani a sabato, trasformerà Padova nella fucina della Professione del prossimo decennio.
L’Ufficio Stampa, per chiudere il cerchio, affida l’ultima parola al vicepresidente della FNOMCeO, Maurizio Benato, che, in veste di presidente ospite, ci traghetta nel cuore dell’evento e ci dà alcune anticipazioni.
Presidente, ci siamo: domani inizia il Convegno. Cosa vi proponete?
L’obiettivo del Convegno è quello di una riflessione seria e approfondita sul significato ontologico ed epistemologico della medicina attuale e sulla sanità: la prima in quanto pratica applicativa di scienze di base e la seconda in quanto contesto operativo della medicina che fatica ad organizzare in modo coerente l’insieme delle attività cliniche e socio sanitarie finalizzandole ad una gestione efficiente; ma ancora di più, fatica a cogliere una gestione efficace dei problemi salute in una ottica volta ad societatem.
E come adeguare la nuova medicina alle richieste della società?
C’è la necessita di un nuovo punto di equilibrio tra le evidenze reali – quelle, per intenderci, relative alla Evidence Based Medicine – l’esperienza del medico e le dinamiche narrative del paziente fatte di storia, di cultura, di affetti, ma anche di tensioni derivate da difficoltà di tipo economico e sociale. Emerge con evidenza che la conoscenza per il medico rappresenta qualcosa di più complesso di quanto attuato in quanto i modelli meccanicistici e materiali non sono più in grado di descrivere un modulo adeguato di salute e di cura.
C’è, quindi, a suo avviso, bisogno di una ridefinizione dei concetti di salute e di atto di cura: in che senso questo porta a una rivoluzione del modello stesso di medicina?
È necessaria – è vero – un’approfondita rivisitazione del metodo applicato in medicina, per dare nuovo significato al senso dell’atto di cura . Di conseguenza, si può comprendere come, con sempre maggiore forza, venga posta l’esigenza di rivedere il paradigma della medicina, intesa come disciplina intellettuale dedicata storicamente all’osservazione clinica, alla scoperta di nuove conoscenze nel campo biomedico e alla loro applicazione pratica finalizzata al miglioramento della salute umana, globalmente intesa.
In sintesi, può definire il nuovo modello di medicina?
Rispondo con quello che è ormai diventato lo slogan del Convegno: occorre un modello in cui la medicina si possa organizzare a cavallo tra scienza e umanesimo, tra tecnologia e relazione, tra un livello micro – costituito dall’ autonomia clinica di cui il medico ancora gode in relazione al contesto di esercizio della professione – e un livello macro, dove è preponderante il ruolo regolatorio delle istituzioni civili.
E voi medici avete già pronto questo modello…
Sì: a Padova porremo, nero su bianco, i cinque punti fondamentali per realizzare la medicina che abbiamo in mente. Appuntamento a domani, dunque.
Autore: Redazione FNOMCeO