Non saranno più detraibili le spese mediche effettuate presso Odontoiatri e Medici specialisti del privato pagate con strumenti non tracciabili: lo prevede il Comma 679 della Finanziaria. Ma questa norma scongiurerà davvero l’evasione fiscale? E, soprattutto, quali disagi creerà ai cittadini? Se lo è chiesto Giuseppe Caporaso, giornalista e conduttore della trasmissione “Attenti al lupo”, lo ‘sportello’ di Tv2000 che, dal martedì al venerdì alle 19,00, risponde alle domande dei consumatori. E, per vederci chiaro, è entrato nella sede della FNOMCeO per intervistare il presidente della Commissione nazionale Albo Odontoiatri, Raffaele Iandolo.
Già alcuni giorni fa, in un comunicato congiunto con l’Aio, l’Associazione italiana Odontoiatri, Iandolo aveva messo in guardia contro i possibili effetti del comma 679. «Il governo fa un grosso favore alle banche ma penalizza paziente, professionista ed entrate statali – aveva dichiarato -. La norma costringe il paziente– spesso anziano – che fin qui pagava in contanti, a cambiare strumenti di pagamento, e talora ad aprire un conto corrente pur di avere la detrazione. Inoltre, introduce penalizzazioni economiche e burocratiche per l’Odontoiatra: da una parte i costi delle commissioni del lettore POS per bancomat e carte di credito, che il governo aveva promesso di ridurre ma poi non ha ridotto, vanno ad erodere il 2% del fatturato annuo (si badi, non dell’utile!), sicché su 100 mila euro, 2 mila finiscono alle banche; dall’altra arriva un nuovo adempimento nel sistema Tessera Sanitaria, e al momento di inviare al Fisco i dati delle nostre prestazioni dobbiamo spuntare un’apposita casella per segnalare se il paziente ha pagato in modalità tracciabile o no. Gli aggravi citati rischiano indirettamente di favorire comportamenti “viziosi”. Da sempre come CAO Nazionale spieghiamo che solo l’incremento della detraibilità è valido strumento di lotta all’evasione. Qui invece si restringe la platea delle detrazioni e si introduce una discriminazione tra pubblico e privato: le spese in contanti infatti restano detraibili se sostenute in strutture pubbliche o convenzionate con il SSN e persino nella libera professione “intramoenia”, quella che Medici specialisti e Odontoiatri esercitano nell’ospedale dove operano. Come CAO Nazionale chiediamo che la chance di detrarre le spese in contanti si estenda a tutti i liberi professionisti».
Appuntamento questa sera, venerdì 17 gennaio, alle 19 su Tv 2000.
A cura dell’Ufficio Stampa FNOMCeO
Autore: Redazione