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Parola ai presidenti/1 – Roberto Lala, OMCeO Roma: SSN a rischio default, ma il Lazio riparte

Con questa intervista a Roberto Lala, Presidente dell’OMCeO di Roma e provincia, apriamo la serie di interviste ai Presidenti di Ordine delle regioni. Esamineremo una valutazione dei Presidenti sulla situazione nazionale e regionale della sanità per ciascuna regione.

Partiamo dall’OMCeO di Roma perché è, con i suoi oltre 41 mila iscritti, il più grande Ordine d’Europa. Usiamo volutamente l’espressione Roma e provincia, perché, sì, sicuramente c’è un peso specifico di Roma Capitale, ma esiste anche la realtà di Comuni grandi e piccoli, alcuni piccolissimi, sparsi nella vasta area provinciale romana, a cui Roberto Lala presta attenzione. Perché problemi di salute e di sanità esistono anche lì. E così, il Presidente Lala, insieme ai componenti del Consiglio dell’Ordine, si è recato il 13 giugno ad Albano, paese dei Castelli Romani, e poi l’11 luglio a Civitavecchia, area nord-ovest della provincia romana, per ascoltare dalla viva voce dei medici e dei cittadini quali sono i problemi da risolvere in quelle aree territoriali, in cui, senza la presenza dell’Ordine, medici e cittadini si sentirebbero abbandonati al loro destino. Invece l’Ordine c’è, è presente non solo a Roma, ma anche nei territori della provincia romana.

Presidente Lala, qual è la sua valutazione sull’attuale situazione del Servizio Sanitario Nazionale e della politica nazionale in materia di Sanità?
Siamo in un momento basso: il SSN è a rischio default. La qualità dei medici e delle prestazioni è alta, ma questo non basta per compensare le carenze strutturali del sistema. C’è necessità di risparmio, ok, ma senza alcun progetto di riqualificazione e mantenimento del SSN non si va da nessuna parte. Negli anni abbiamo assistito a una mancanza totale di investimenti. Oggi stiamo tornando a una situazione addirittura precedente al 1978, l’anno della prima grande riforma della Sanità, la legge 833, istitutiva del SSN. Sono preoccupatissimo. La mancanza di investimenti si riflette sulle tre gambe del sistema: 1) la rete ospedaliera soffre di carenze strutturali spaventose con una carenza di organico che fa paura; 2) nel territorio sono in sofferenza medici di famiglia e specialisti ambulatoriali, la situazione è veramente critica, con medici di famiglia vessati da un peso burocratico spaventoso, stanno ogni giorno a un bivio: o fare i burocrati o fare i medici. 3) è in forte sofferenza il sistema del privato accreditato.
In più, aggiungiamo il tema del giorno di cui si sta occupando la FNOMCeO: le situazioni di conflitto medico-paziente, rispetto alle quali si deve trovare una soluzione legislativa a breve. Prima della proroga di un anno della data del 13 agosto, avevo scritto una lettera al neo-Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, nella quale specificavo le cose da fare, cose che la FNOMCeO sta mettendo in campo.

L’Ordine da lei presieduto su che cosa è particolarmente impegnato nei prossimi mesi? Formazione, informazione, eventi, iniziative, aspetti specifici del territorio di sua competenza?
Diciamo intanto che si è invertita la rotta nei rapporti con la Regione Lazio. Con l’avvento della Giunta di Nicola Zingaretti, si è instaurato un rapporto costruttivo con la Regione su tutti i temi della Sanità regionale del Lazio. Stiamo lavorando sulla semplificazione delle normative sugli studi professionali per consentire ai giovani medici di entrare nel mondo del lavoro. Questo è un problema gravissimo e importantissimo, sul quale con la Giunta precedente non siamo riusciti nemmeno a interloquire. Sulla Sanità, con questa Giunta, si può ripartire. Come Ordine, siamo impegnati ad ampliare l’informativa verso i medici e i cittadini sulle iniziative dell’Ordine, anche attraverso una news letter con cadenza quasi giornaliera. Siamo impegnati a intensificare la formazione: dal prossimo mese di settembre ci sarà un forte impulso alla formazione a distanza (FAD), ma anche di quella frontale, che i medici preferiscono. Comunque, siamo stati capaci di realizzare qualcosa come 50 corsi di formazione in sei mesi. Per quanto riguarda il tema dell’assicurazione obbligatoria, stiamo in stretto rapporto con la Procura della Repubblica di Roma, guidata da Giuseppe Pignatone, e con la Corte d’Appello per la nomina dei Consulenti Tecnici d’Ufficio (CTU), questione sulla quale l’Ordine di Roma avrà voce in capitolo. E sicuramente i medici di Roma e della provincia avranno nell’Ordine un punto di riferimento anche per risolvere i problemi connessi all’assicurazione obbligatoria. Insomma, come Ordine, siamo presenti, ci siamo sia a Roma, sia nei territori della provincia. Noi ci siamo!”.
E infatti, andando sul sito dell’OMCeO di Roma si vede che l’Ordine è sempre aperto, anche ad agosto, con una sola pausa, nella settimana dal 12 al 16 agosto. Questo vuol dire stare al servizio di medici e cittadini, questo vuol dire stare sui territori, e non è uno slogan. Evidentemente.

Autore: Redazione FNOMCeO

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