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“Patto per la Salute”: le Regioni dicono la loro

L’attesa Conferenza delle Regioni si è tenuta giovedì scorso a Roma. I Presidenti hanno cominciato a delineare la loro idea di ‘Patto per la salute’ tenendo a mente la scadenza del 15 ottobre, data nella quale il ‘Patto’ scritto dalle Regioni andrebbe presentato al Governo. Ma trattasi di data non perentoria, potrebbe slittare di qualche giorno, mentre non c’è traccia dell’incontro che i Presidenti hanno sollecitato al Presidente del Consiglio.

Alla conferenza di giovedì scorso si è giunti con un lavoro preparatorio delle commissioni Salute e Affari finanziari, sulle cui proposte si è concentrata la discussione. Vasco Errani, Presidente della Conferenza, nel parlare di “sintesi unitaria e positiva sul ‘Patto per la salute 2010-2012” ha spiegato che i dettagli saranno resi noti la prossima settimana, quando si parlerà anche di cifre, come ha precisato il coordinatore degli assessori alla sanità Enrico Rossi. Mercoledì 14 ottobre, infatti, “le Commissioni Sanità e Affari finanziari della Conferenza, insieme a quella degli Affari istituzionali, torneranno a riunirsi per elaborare il testo definitivo” da presentare al Governo – ha spiegato Rossi. E’ chiaro che si tratta di una proposta alternativa al ‘Patto per la Salute’ presentato dal Governo e che non aveva riscosso l’approvazione delle Regioni.

Il giorno dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale sul ‘lodo Alfano’, nel clima incandescente del confronto-scontro politico del momento, Errani è tornato a ribadire la posizione delle Regioni: la controproposta delle Regioni sul fronte sanità “verrà dettagliata in attesa del confronto con il premier, un incontro che risollecito per superare lo stallo istituzionale, nell’interesse del Governo, degli enti locali e del Paese. Noi siamo pronti a esprimere il nostro parere e le nostre posizioni. Ma occorre un passo chiaro e inequivocabile dell’Esecutivo, che auspico avvenga. Spero che il Governo comprenda che si tratta di un’assoluta priorità per garantire il governo del Paese”.
Nel confronto con il Presidente del Consiglio, i nodi riguardano sia i rapporti Stato-Regioni, sia lo sblocco dei fondi FAS per le aree sottoutilizzate, sia i fondi per la Sanità.

Autore: Redazione FNOMCeO

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