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Pena di morte: il report annuale di Amnesty International

Diminuisce il numero delle condanne a morte eseguite a livello globale. A rivelarlo è il report annuale di Amnesty International che analizza lo stato della pena capitale nel mondo.1032 le sentenze eseguite nel 2016, il 37% in meno rispetto a quelle del 2015. Due paesi, il Benin e Narau, hanno abolito la pena di morte per qualsiasi reato, mentre la Guinea l’ha esclusa come punizione per i crimini ordinari. Nessun dato invece riguardo le condanne eseguite in Cina, il cui numero si stima essere superiore al totale di quelle realizzate nel resto del mondo. Nonostante il governo cinese si sia recentemente impegnato a limitare l’uso della pena di morte, il numero di esecuzioni sul territorio cinese è infatti un’informazione coperta da segreto di stato. Un dato significativo arriva invece dagli Stati Uniti che, per la prima volta dal 2006, non rientrano nei primi 5 paesi al mondo per numero di esecuzioni. Una riduzione dovuta principalmente ad accordi internazionali e alle azioni legali intentate dalle aziende che producono le sostanze utilizzate per le esecuzioni negli Stati Uniti. Infatti, sottolinea un editoriale del Lancet, è sempre più diffusa nel mondo dell’industria farmaceutica l’idea per cui medicinali progettati per salvare vite non debbano essere utilizzati per eseguire sentenze capitali.

Riferimenti
https://www.amnesty.it/pena-morte-nel-mondo-rapporto-2016-17/
http://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(17)31052-8/fulltext

A cura del Pensiero Scientifico Editore 

(Da l’Audio In Rete progetto dell’Omceo di Torino ascolta qui)

Autore: Redazione FNOMCeO

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