Il miglioramento della speranza di vita, certificata dalla Ragioneria dello Stato, impone requisiti più severi per l’accesso alla pensione. Il decreto del Ministero dell’Economia 16 dicembre 2014 è stato pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» del 30 dicembre: dal 2016 scatta il secondo aumento dei requisiti anagrafici e contributivi dopo l’adeguamento avvenuto nel 2013.
Per le pensioni anticipate, 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini, mentre per le donne 41 anni e dieci mesi.
Per la pensione di vecchiaia cambiano i requisiti in base al settore, pubblico o privato: gli uomini, dipendenti o lavoratori autonomi, dovranno raggiungere i 66 anni e sette mesi di età. Lo stesso requisito è fissato per le donne del pubblico impiego.
Per le dipendenti del settore privato occorreranno 65 anni e sette mesi, per le autonome 66 anni e un mese.
Si innalzano anche i requisiti di età per le pensioni calcolate con il contributivo puro (63 anni e sette mesi); inoltre per chi è ancora nel sistema delle quote, primi fra tutti i lavoratori occupati in attività usuranti, la somma tra contributi ed età anagrafica si innalzerà di altri quattro mesi e così anche l’età minima per accedere al trattamento.
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Autore: Redazione FNOMCeO