Denunciato per esercizio abusivo della professione medica. Sospeso dall’ordine dei giornalisti per la reiterata commistione tra attività giornalistica e pubblicità. Sanzionato dall’Agcom per avere trasmesso in tv informazioni pubblicitarie potenzialmente lesive della salute. Multato per centinaia di migliaia di euro dall’Antitrust nel 2018, e di nuovo quest’anno, per pratiche pubblicitarie scorrette. Stiamo parlando di Adriano Panzironi, guru delle diete, inventore di Life 120, il metodo a base di alimenti integratori che promette di far vivere sino a 120 anni in buona salute e di guarire tutte le malattie, conduttore del talk show ‘Il Cerca Salute’, trasmesso sulle reti televisive delle quali lui stesso è proprietario. Stiamo parlando di Adriano Panzironi; o, meglio, ne sta parlando il giornalista Franco Di Mare, nell’aprire la puntata di Frontiere- il programma di approfondimento e inchiesta che va in onda tutti i lunedì in seconda serata su Raiuno – a lui dedicata e andata in onda ieri sera, 11 novembre. Tra gli ospiti chiamati a sviscerare il tema delle pseudocure, insieme all’epidemiologo Walter Ricciardi, alla giornalista scientifica Silvia Bencivelli, al virologo Roberto Burioni, allo storico della medicina Gilberto Corbellini e ad altri esperti, anche il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli. Esperti che mettono in guardia dall’affidarsi a cure non validate, abbandonando magari le terapie di provata efficacia.
“A me non spaventa l’idea che ci siano dei venditori che vadano sul mercato e propongano qualcosa – afferma Anelli -. Mi spaventa l’idea che propongano qualcosa di cui non si ha certezza. Lo Stato dovrebbe garantire che il messaggio pubblicitario sia chiaro, sia veritiero. Qui io sto vendendo un prodotto che non è certificato da nulla”.
Panzironi è stato recentemente denunciato dall’Ordine dei Medici di Roma, ed ora è indagato per abuso di professione. Ma lui non ci sta, e si appella, anche sulla scienza, alla ‘libertà di pensiero’.
“Il problema dell’Ordine dei Medici – ribatte – è che mi accusa perché ritiene che nessun giornalista o nessuna persona possa dare consigli di natura medica o alimentare o da dietologo: è quello il problema. Si va a limitare la libertà di stampa dei giornalisti o la libertà di pensiero di qualsiasi persona”.
E allora, hai voglia a dire che è la Legge, non l’Ordine, a sancire questo, hai voglia a spiegare il metodo scientifico: ‘ la promessa di una vita lunga 120 anni – come constata amaramente Di Mare – vince su tutto’.
Come vince su tutto la promessa di guarire malattie inguaribili, vedi il caso Stamina; o quella di curare senza effetti collaterali patologie come il cancro, abbandonando la chemioterapia a favore, ad esempio, del metodo Di Bella. Uno dei fattori che accomuna chi propone queste pseudocure è sicuramente la propensione ad ascoltare chi si rivolge a loro. Propensione che, per i medici, è spesso ostacolata da vincoli di tempo imposti dalle Aziende sanitarie.
“Io penso che forse si è esaltato troppo il concetto di aziendalizzazione della sanità – conclude Anelli – a scapito di un rapporto che non può essere ‘misurato’. Come si fa a misurare l’esigenza di una persona che ha voglia e necessità di parlare con il medico, mentre l’amministrazione introduce i tempari?”.
Potete rivedere la puntata a questo LINK.
A cura dell’Ufficio Stampa FNOMCeO
Autore: Redazione