COMUNICATO STAMPA del 6 maggio 2009
“Ho letto il rapporto Pit Salute 2009 avendo ancora nelle orecchie e nella testa le riflessioni del presidente Napolitano, che affermano che la buona qualità della nostra Sanità non deve farci abbassare la guardia sulle situazioni di scarsa efficienza”. Questo è quanto ha dichiarato Amedeo Bianco, presidente della FNOMCeO, commentando l’annuale rapporto sulla relazione tra Cittadini e Servizio Sanitario realizzato dal Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva, presentato oggi a Roma.
“E dico ciò senza alcuna intenzione polemica – ha precisato Bianco – ma solo per meglio trasferire in positivo le sollecitazioni che emergono dal rapporto e che ovviamente attengono ad una dimensione specifica dei servizi e cioè la Qualità Percepita”.
“Al di là dei numeri e di qualsiasi classifica – ha detto poi il Presidente della FNOMCeO – è comunque indiscutibile che la nostra Sanità debba riscoprire i tempi e i luoghi delle parole, delle relazioni, delle emozioni: in altri termini, la sua profonda umanità”.
“A tale scopo – ha proseguito – sono importanti, ma non bastano, professionisti più attenti, preparati e disponibili: occorrono anche modelli di organizzazione del lavoro e di strutture sanitarie che garantiscano più tempo e più occasioni alle relazioni della cura”.
Al secondo posto tra i motivi di insoddisfazione, secondo il Rapporto, ci sono le liste d’attesa.
“Sono queste il vero tallone d’Achille della nostra Sanità pubblica – ha sostenuto a questo proposito Bianco – e costituiscono oggettivamente motivo di insoddisfazione per i cittadini, anche se va ricordato che queste sono poco rilevanti solo in quei Sistemi Sanitari che, a differenza del nostro – fondato sulla solidarietà, equità e universalità d’accesso – selezionano la domanda in base ai livelli di reddito di ciascuno”.
Le liste d’attesa, sempre secondo il Presidente FNOMCeO, andrebbero perciò governate secondo criteri di priorità dei bisogni e di appropriatezza delle domande e delle risposte.
“È questa la partita in cui si gioca una quota importantissima di sostenibilità e di consenso al nostro Sistema Sanitario” ha detto quindi Bianco.
“Sulla vera o presunta malpractice sanitaria, molto si è detto e molto si continuerà a dire, ma è soprattutto necessario agire in modo incisivo su tutti i determinanti di questo fenomeno” ha così concluso il presidente FNOMCeO. Il quale ha reso noto che, proprio in questi giorni, è stato consegnato alla competente Commissione del Senato e al ministero del Welfare un Documento, sottoscritto da tutte le Associazioni professionali, che affronta tale questione.
“È un Documento che valorizza in modo particolare la prevenzione e la gestione del rischio connesso alle attività sanitarie, al fine di garantire innanzitutto la sicurezza delle cure, quindi un pronto ed equo risarcimento del danno ingiustamente subito”.
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Autore: Redazione FNOMCeO