Un network di Ordini provinciali, più di 150 medici e odontoiatri “sperimentatori” su tutto il territorio nazionale e un fitto calendario di appuntamenti. Queste le coordinate del progetto nazionale sull’uso delle banche dati che la FNOMCeO (Federazione nazionale degli Ordini dei Medici e Odontoiatri) ha messo a disposizione gratuitamente di tutti i medici d’Italia attraverso il servizio Ebsco, uno dei principali fornitori mondiali di banche dati di letteratura scientifica. A disposizione 2500 riviste full text tra medicina e odontoiatria e decine di migliaia di abstract. (vedi)
Il ruolo degli sperimentatori: conoscere meglio le strategie di ricerca, monitorare l’usabilità del servizio e informare correttamente i colleghi. Una sorta di formazione “peer to peer” quella che gli sperimentatori estenderanno per migliorare la conoscenza e le competenze sull’uso più appropriato ed efficace delle banche dati.
L’OMCeOdi Torino – Ordine che ha aderito al progetto con i suoi sperimentatori- ha organizzato lo scorso 24 novembre una giornata interamente dedicata all’aggiornamento professionale. Un’iniziativa che oltre a recepire e ribadire l’importanza della formazione come supporto alle decisioni cliniche, sottolinea come sia un’occasione strategica per la crescita professionale e per la responsabilizzazione nei confronti dei pazienti e del SSN.
Investire sull’aggiornamento significa mettere a fuoco in modo chiaro, senza imposizioni legislative ma con la piena assunzione di ruolo e di responsabilità, il problema della appropriatezza, della sicurezza e della qualità lavoro per la sicurezza delle persone. (Anche a fronte dell’approvazione della legge 24/2017: “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”).
“Riuscire ad avere un aggiornamento costante, di massima qualità e in tempi veloci significa anche migliorare la relazione di cura con i nostri pazienti – afferma Guido Giustetto Presidente OMCeO Torino. È già attiva una App che permette di consultare tutta la letteratura scientifica dal proprio dispositivo mobile per supportare le decisioni cliniche “al letto del malato”. Ma stiamo monitorando –insieme agli sperimentatori- anche un programma che, interrogato con i dati del paziente, evidenzierebbe le prime 40 diagnosi più probabili. Si tratta di un progetto in corso sul quale lavoreremo nei prossimi mesi”.
Il progetto FNOMCeO offre una grande opportunità professionale e culturale. Se più formazione vuol dire più sicurezza, la Professione non può che investire tempo,risorse e competenze per migliorare ed approfondire la conoscenza scientifica: una garanzia per i cittadini e per tutto il SSN. Un passo avanti per l’alleanza terapeutica.
Autore: Redazione FNOMCeO