Pluralità dei punti di vista: una forza nella differenza

La relazione del Presidente FNOMCeO che ha aperto il Consiglio dell’8-9 luglio 2016 ha affrontato molte questioni urgenti su cui è stato delineato un percorso da condurre in modo sistematico. Accanto ai temi che connotano la politica professionale, anche i molti appuntamenti, formativi e culturali, che la Federazione ha calendarizzato per i prossimi mesi. La redazione ripercorre i temi salienti e i messaggi chiave del discorso di apertura che possono essere seguiti più schematicamente nelle slides allegate.

Il percorso sui Lea. La Federazione vuole arrivare ai risultati attesi: i Lea devono far scomparire le incongruenze presenti nel primo decreto appropriatezza. Il gruppo di lavoro, tra cui Anelli, Marinoni, Spata, Alberti e Giustetto sta lavorando verso questo obiettivo. “Credo che l’intervento sia stato recepito e accolto – ha affermato il Presidente Chersevani: perché deve diventare chiaro che sono le ricadute sulla professione a dover essere considerate e non la semplice dimensione economica”. Nella giornata del 9 luglio il Dott. Marinoni ha illustrato le integrazioni e le modifiche al testo.

Altro tema importante il piano nazionale della cronicità: l’ultima versione porta le osservazioni del gruppo di lavoro sopracitato e il percorso è senza dubbio positivo: il piano era già ampiamente redatto ma alcune ulteriori osservazioni importanti sono state recepite.

Il Presidente ha poi ricordato che il CC dell’8 luglio nell’ultima fase della sua riunione  ha incontrato i colleghi degli Ordini che hanno lavorato sulla così detta “questione meridionale”: si tratta innanzitutto di valutare opportunamente una ripartizione più equa della risorse. “Abbiamo avuto modo di condividere una situazione di cui eravamo già al corrente – ha sostenuto il Presidente. Questo periodo storico che sta attraversando tutto il Paese pesa certamente di più là dove non tutto è fluido e i servizi sono insufficienti. Ma le difficoltà sono ben note, anche per altri colleghi non solo del Sud. Abbiamo condiviso quindi queste istanze e abbiamo individuato un percorso per capire chi può essere il nostro interlocutore: il Ministro in primis, da interpellare su questa frammentazione dei servizi;  ma anche il tema dei Lea, attualmente in elaborazione, e come primo passaggio positivo di rinnovamento dal 1996, può essere una piattaforma di sviluppo. Questo anche grazie alla collaborazione dei rappresentati dei pazienti, delle diverse associazioni, tra cui un importante ruolo è svolto da Cittadinanza attiva. Il ruolo di questa interlocuzione è chiara perché si tratta di tutelare la qualità della salute dei pazienti ma anche dei medici. Per tale ragione il CC ha preso a carico questo impegno e ha accolto questa istanza.

Medici competenti: si era ottenuta la proroga del 30 giugno.  “Più volte abbiamo avuto interlocuzioni anche a fronte del fatto che nella pubblica amministrazione esiste un ricircolo delle competenze che in qualche modo rimette in discussione i dati acquisiti. Così si può forse motivare una ripresa di accertamenti che sono stati segnalati dai diversi Ordini.
Sarà programmato a breve un incontro perché è stata richiesta la nostra collaborazione; è necessario infatti spiegare in modo preciso il ritmo dell’attribuzione dei crediti che non possono essere contabilizzati in modo repentino a processo formativo appena concluso”.  

DRy- Needling. Questo tema è quasi diventato un tormentone. “Abbiamo scritto più volte al Ministero per capire quale era la posizione e cosa si poteva fare. La preoccupazione che questo disegno di Legge (Bitonci) potesse avere un seguito in realtà non esiste, perché questa normativa non sta andando avanti. Il disegno avrebbe voluto che i fisioterapisti fossero autonomi in questa pratica (che è una infissione di aghi). Abbiamo sentito il Consiglio Superiore di Sanità (CSS) perché non si capiva se fosse il CSS o l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ad aver dato un parere. In realtà nel 2013 il CSS aveva avuto una richiesta da parte di un sindacato di fisioterapisti e l’aveva poi inviata al Ministro che aveva deciso di formulare comunque un parere anche se la richiesta non proveniva da una associazione scientifica ma da un sindacato.
La conclusione del CCS è che non è  favorevole alla pratica in autonomia dei fisioterapisti e ci deve essere una prescrizione medica. Il fisioterapista può praticare quindi questa attività se è in una struttura dove è presente un medico-chirurgo abilitato alla professione.
FNOMCeO richiederà di nuovo un intervento del CCS”.

CCEPS: a che punto è iter procedurale? È stato contattato il Ministro che ha risposto in modo molto celere alla sollecitazione. Possiamo ritenere che si stia lavorando perché CCEPS continui a svolgere la sua attività.

Medici necroscopi: sono passati 15 anni e ci si accorge che la legge non è stata mai applicata. Abbiamo risposto all’ufficio competente, facendo presente che il regolamento non è mai stato emanato. Ci sono leggi regionali, provinciali, aziende sanitarie: è importante quindi trovare una normativa comune. Verrà richiesta una adozione di provvedimenti in materia di polizia mortuaria che assicurino omogeneità di intervento nelle diverse aziende sanitarie.

C’è poi il grande tema della vaccinazioni: il 25 giugno si è svolto  il convegno “Vaccinazioni oggi”. Si è discusso delle problematiche delle vaccinazioni con interventi di alto profilo, mentre la Consulta deontologica stava lavorando contestualmente ad un documento  sui vaccini. FNOMceO si sta impegnando su questo tema anche affinché le informazioni corrette siano fornite in diretta a medici e cittadini. Il documento sulle vaccinazioni sarà arricchito.

Ricerca Slow medicine: si tratta di una importante indagine condotta su 5.000 medici. L’indagine effettuata presso i Medici italiani su esami diagnostici, trattamenti e procedure non necessari nella pratica clinica corrente. Ad illustrarla il Dott. Giustetto e la referente di Slow Medicine Sandra Vernero. Presenti i rappresentanti degli Uffici del Ministero e della XII Commissione Senato.

Decreto Legge Lorenzin. Ad una lettura più attenta del DDL Fazio – ha sottolineato il Presidente- si nota che nasceva già lì la necessità di terzietà di giudizio. È importante la separazione dei due tipi di percorsi.

Sostenibilità del SSN: competenze che si alleano per dare un buon risultato di assistenza. Come lavorare in un team? Con la diapositiva 18 viene illustrato un esempio di  un lavoro di gruppo finalizzato  all’ottimizzazione del risultato finale.   

Osservatorio delle professioni sanitarie: elementi di criticità 118: ci sarà una giornata dedicata ai risultati del gruppo di lavoro.

Comma 566: è senza dubbio riemerso interesse e continua l’iter di lavoro. Si può portare a casa questo patto. Strategica la collaborazione con le associazioni per avere nuove suggestioni di lavoro e di obiettivi.

Ebsco: nasce il percorso dopo aver fatto chiarezza sull’assetto generale. Da Ebsco degli Ordini a quello della Federazione. Un servizio per tutti gli iscritti. Importante iniziare un percorso di informazione per aumentare la percentuale dei medici che lo usano.

 Attività formativa FNOMCeO: molti i corsi attivi, caratterizzati da grande variabilità dal punto di vista formativo e un alto profilo della qualità.  

Nuova sede  e prossimi appuntamenti: un passaggio importante e che darà tante possibilità di incontro e di servizi è rappresentato dal trasferimento nella nuova e prestigiosa sede. L’inaugurazione sarà il 20 ottobre 2016.
Per i prossimi appuntamenti FNOMCeO prevede:

9 settembre si parla di cronicità e professioni sanitarie
16 settembre a Bari è previsto il Consiglio e poi un convegno sulla formazione
21 ottobre ci sarà la giornata di lavoro sui risultati del percorso su emergenza urgenza
22 ottobre sarà la giornata che il Papa dedica ai medici.
A dicembre ci sarà l’ultimo consiglio nazionale del 2016

Un intervento che riassume in maniera chiara e iconica la mission della Federazione nei prossimi passaggi istituzionali. Gli strumenti di intervento rimangono quelli della comunicazione diretta, consapevole ed argomentata, ma il metodo è quello di una condivisione di intenti che fa della pluralità dei punti di vista la forza della differenza nella coerenza degli obiettivi.

Autore: Redazione FNOMCeO

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