• Home
  • News
  • Presentato “Migrazioni e integrazioni nell’Italia di oggi”, volume curato dal direttore Irpps-Cnr

Presentato “Migrazioni e integrazioni nell’Italia di oggi”, volume curato dal direttore Irpps-Cnr

L’arrivo di migranti nel nostro Paese è in calo, il numero di italiani che decidono di lasciarlo è triplicato e un quinto dei nati in Italia ha la madre straniera.
È quanto emerge dal volume “Migrazioni e integrazioni nell’Italia di oggi” curato da Corrado Bonifazi, direttore dell’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del Cnr, presentato il 12 dicembre al Centro Congressi Cavour di Roma. Il libro si propone di tracciare un quadro delle questioni che migrazioni e processi di integrazione pongono oggi alla società italiana, come le dimensioni della popolazione straniera, la condizione dei minori e  il loro inserimento nelle scuole.

La pubblicazione riporta che tra il 2014 e il 2016 sono sbarcati in Italia dai 153 mila ai 181 mila migranti, cifra ridimensionata a 112 mila unità nell’ottobre 2017. L’impatto demografico dei migranti in Italia risulta sempre più rilevante: la popolazione straniera è quadruplicata dall’inizio del secolo e un quinto dei bambini nasce da madre non italiana; in questo contesto, si osservano criticità riguardanti il processo di integrazione, con condizioni economiche che risultano più svantaggiate rispetto a quelle degli italiani, mansioni lavorative inferiori alla rispettiva qualificazione e, sul fronte scuola, problematiche inerenti all’inserimento, il rendimento, i livelli di apprendimento e gli abbandoni.
“Tra 1990 e 2008, tramite i flussi migratori, abbiamo guadagnato quasi 3,5 milioni di persone, un valore che trova pochi riscontri nella storia delle migrazioni internazionali. Dal 2008 sono diminuiti gli arrivi degli stranieri per lavoro, sono aumentati i ricongiungimenti famigliari e gli sbarchi sulle nostre coste”, spiega Bonifazi. “Gli stranieri registrati in anagrafe superano i 5 milioni. Il 19,4% dei nuovi nati ha la madre straniera, così come è straniero il 13,8% dei bambini con meno di cinque anni e il 12,6% degli under 20: un adeguamento della legge sulla cittadinanza agevolerebbe sicuramente il loro processo di integrazione”.

Il volume affronta anche il fenomeno dell’emigrazione verso l’estero, che coinvolge sempre più italiani: fra il 2008 e il 2016 le partenze sono passate da 40 mila a 115 mila, coinvolgendo per un quarto cittadini fra i 40 e i 64 anni e per due terzi persone con un basso titolo di studio o con il diploma provenienti soprattutto dall’Italia centro-settentrionale;  inoltre, un quarto dei cittadini che emigrano dall’Italia è nato all’estero.

E mentre a livello globale si assiste a un aumento demografico e di popolazione lavorativa,  i dati di Europa e Italia sono in controtendenza. “Si stima che nell’Africa Sub-sahariana tra il 2015 e il 2050 la popolazione totale aumenterà di circa 1,2 miliardi, da 969 milioni a quasi 2,2 miliardi, e quella in età lavorativa (20-64 anni) crescerà più di 700 milioni, da 419 milioni a 1,1 miliardi”, conclude il direttore Irpps-Cnr. “In Europa invece, nonostante l’apporto migratorio, si avrà un calo di 25,1 milioni della popolazione totale e di 82 milioni di quella in età lavorativa, a cui l’Italia darà un contributo rilevante con perdite, rispettivamente, di 4,4 e 8,9 milioni. Questi dati mostrano come immaginare un futuro dell’Europa e dell’Italia senza immigrazioni sia del tutto irrealistico e come sia necessaria una governance internazionale”.

Autore: Redazione FNOMCeO

© 2023 - FNOMCeO All Rights Reserved. Via Ferdinando di Savoia, 1 00196 ROMA CF: 02340010582

Impostazioni dei Cookie.