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Progetto Odontoiatria solidale: la Cao in campo per cure accessibili a tutti

Garantire a tutti i cittadini che si trovano in condizioni di vulnerabilità sanitaria e sociale le cure odontoiatriche essenziali e la prevenzione, anche supportando e vicariando il Servizio Sanitario pubblico: è questo l’obiettivo del “Progetto Odontoiatria Solidale” varato dalla Cao Nazionale in occasione della Conferenza di Rimini, e che verrà presto concretizzato con l’istituzione di un Tavolo tecnico permanente.

“La società civile sta attraversando un momento di crisi, con un diffuso impoverimento di ampie fasce della popolazione – afferma il presidente della Cao, Giuseppe Renzo -. Questo ci mette di fronte a nuove problematiche che non possono non toccare la coscienza di ognuno di noi. Già molti medici ed odontoiatri prestano la loro opera in vari progetti di volontariato, ma riteniamo che l’intera categoria medica, la cui attività, più di ogni altra, si riconduce a principi di eticità, solidarietà e benessere del cittadino e risponde anche ad esigenze di giustizia sociale, possa e debba ulteriormente contribuire con testimonianze concrete”.

Ma non è solo la crisi a rendere poco accessibili le cure odontoiatriche: pensiamo alle persone allettate, o a quelle con scarsa mobilità, che non riescono fisicamente a raggiungere gli studi e le strutture. Cresce l’età media della popolazione, aumentano le malattie croniche, si moltiplicano le condizioni di comorbilità, che necessitano di cure odontoiatriche personalizzate e in ambiente protetto. Ma anche bambini e adolescenti, che più di frequente avrebbero bisogno di controlli dal dentista, rinunciano alle cure, perché troppo costose. E i Servizi Sanitari pubblici, pur con punte di eccellenza assistenziale, non riescono a rispondere alle esigenze di tutti.

Risultato: cure erogate a macchia di leopardo. 

“Il nostro progetto nazionale, che nasce dal collegamento dei diversi progetti pilota già avviati a livello provinciale, è quello di promuovere una rete di “dentisti sentinella” che garantiscano anche ai cosiddetti “nuovi poveri” l’accesso alle cure di base e la prevenzione di molte patologie”.    

E proprio “prevenzione” è la parola d’ordine dell’iniziativa, intesa nelle sue diverse declinazioni: la “prevenzione secondaria”, con la diagnosi precoce delle malattie del cavo orale (carie, osteonecrosi da farmaci) ma anche sistemiche (carcinoma); la prevenzione primaria, con l’aderenza del paziente a stili di vita, a regole di igiene, a controlli sistematici e regolari.  

Comunicato del 26 maggio 2016

Autore: Redazione FNOMCeO

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