Nelle settimane scorse si sono incontrati a Roma, presso il Ministero della Salute, i membri dello European Network of Medical Competent Authorities (ENMCA), rete di autorità europee responsabili in ambito di qualifiche professionali. In quella sede è stato firmato un Position Paper riguardante la proposta di modifica della direttiva 2005/36CE concernente il riconoscimento delle qualifiche professionali.
Nel Position Paper emergono alcune priorità da affrontare. In particolare ecco i punti salienti:
Ricorso agli atti delegati: la direttiva dovrebbe definire un quadro decisionale chiaro e trasparente, in particolare, per garantire la partecipazione formale delle Autorità Competenti. L’ENMCA ritiene che gli aspetti importanti della normativa, come la carta professionale, il meccanismo di allerta e le competenze proposte per i requisiti minimi di formazione non devono essere attuati attraverso atti delegati e di esecuzione.
La Carta professionale: l’ENMCA sostiene la proposta di consolidare il processo di riconoscimento attraverso il sistema IMI e di accogliere la proposta di un certificato digitale (e-certificate). Ma è preoccupata per le scadenze proposte dalla direttiva che non sono realistiche e credono che dovrebbero invece essere determinate attraverso progetti pilota, a cui l’ENMCA sarebbe felice di partecipare. Un’altra preoccupazione è il principio del tacito assenso e credono che ai medici non dovrebbe essere consentito di esercitare, senza esplicita autorizzazione da parte dell’Autorità Competente del Paese ospitante.
Meccanismo di allerta IMI: si accoglie con favore l’introduzione di un meccanismo di allerta per lo scambio di informazioni, ma auspicano la previsione di un avviso unico per tutti gli operatori sanitari che sono oggetto di riconoscimento automatico o attraverso il sistema generale.
Requisiti linguistici: le proposte attuali riguardo i requisiti linguistici non sono sufficienti e si ritiene pertanto che le Autorità dovrebbero poter valutare le competenze linguistiche prima di concedere l’accesso alla professione. La valutazione delle competenze linguistiche dopo il riconoscimento, come proposto nella direttiva, sarebbe problematico, perché molti medici lavorano nella libera professione e al momento della iscrizione, la natura del lavoro professionale nel Paese ospitante è, nella maggior parte dei casi, sconosciuta.
Prova di esercizio della professione: si esprime preoccupazione per il fatto che gli operatori non debbano fornire la prova del loro attuale esercizio della professione, quale condizione per il riconoscimento automatico. Ciò significa che i medici possono intraprendere la professione in tutta Europa, anche se non la svolgono da diversi anni.
Per informazione dei lettori, si riporta qui il calendario dei lavori della Commissione IMCO del Parlamento Europeo sulla revisione della direttiva:
9 Gennaio 2012 Presentazione della valutazione di impatto & proposte
28 Febbraio 2012 Scambio di opinioni dell’IMCO
25 Aprile 2012 Audizione
12 Luglio 2012 Termine presentazione emendamenti/la proposta sarà inviata al servizio traduzioni.
17-19 Settembre 2012 Discussione sulla bozza di relazione
15 Ottobre 2012 Termine per la presentazione degli emendamenti
5-6 Novembre 2012 Discussione sugli emendamenti proposti
27 Novembre 2012 Esame della proposta di compromesso
28 Novembre 2012 Adozione della relazione in sede IMCO
14 Gennaio 2013 Data indicativa per la 1° lettura in seduta plenaria
Altre informazioni per meglio comprendere l’insieme dei lavori e dei tavoli coinvolti:
Bernadette Vergnaud (S&D) è il relatore della proposta. Constance Le Grip (EPP), Emilie Turunen (Greens/EFA), Emma McClarkin (ECR) e Cristian Siviu Bosoi (ALDE) sono i relatori ombra dell’IMCO.
IMCO: è il Comitato del Mercato Interno e Protezione Consumatori I relatori ombra sono Parlamentari Europei di schieramenti politici diversi da quello del relatore. La loro funzione è quella di assistere il relatore e di preparargli brevi report.
Autore: Redazione FNOMCeO