Il convegno “Pensare per la professione” ha suscitato un certo interesse nei media di ambito veneto. Prima del convegno Maurizio Benato aveva proposto una conferenza stampa il 7 ottobre, aperta alle testate giornalistiche del territorio: di questo appuntamento si erano occupati Il Mattino di Padova, con due uscite (Cure e bioetica, summit nazionale dei medici e Benato: no agli interventi legislativi, per l’Ordine il rapporto medico-paziente è senza intermediari), Il Gazzettino (La decisione è solo del medico, Gli Ordini in Convegno a Padova), Il Padova e il Corriere della Sera-Corriere Veneto. Anche le televisioni hanno dato annuncio della tre giorni (Telenuovo, Telenordest e Telechiara). Il 14 ottobre Il Gazzettino è uscito con un servizio di apertura del convegno (Meno esami per i futuri medici), mentre il giorno successivo un intervento del vicepresidente nazionale è stato pubblicato sul Mattino e sul Corriere della Sera-Corriere Veneto (Il ruolo del medico per “produrre salute”, di Maurizio Benato).
Domenica 18, Il Gazzettino ha pubblicato un pezzo dal titolo Internet non è il medico, incentrato sulla relazione di Salvino Leone. Il Mattino di Padova ha dedicato al bilanci del convegno la sua pagina di apertura titolando Il potere ai medici, non ai politici, sintetizzando i cinque punti nodali del dibattito e supportando il tutto con il richiamo al convegno CAO: False lauree in paesi stranieri. Il peso del convegno FNOMCeO è dimostrato anche da un intervento pubblicato in grande evidenza in prima pagina del quotidiano, Vita, etica e salute: il nuovo rapporto medico-paziente, a firma di Corrado Viafora, celebre docente di bioetica dell’Università di Padova. L’intervento coglie gran parte del valore del convegno: “Aprire un approfondito confronto sul nuovo modo di interpretare la professione medica è stato l’obiettivo del convegno promosso dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici a Padova. Il tono insistente con cui è stato proposto l’appello a “Pensare” è certo espressione della consapevolezza del rischio che una pratica tra le più coinvolte dallo sviluppo delle tecnologie resti appiattita sul fare…”.
Autore: Redazione FNOMCeO