Medici “a gettone” che da vent’anni continuano ad avere il contratto rinnovato di tre mesi in tre mesi. Ma anche inoccupati, disoccupati, se non prigionieri nell’imbuto formativo, costretti a rimanere professionalmente inattivi, attendendo, anche per anni, di entrare in una scuola di specializzazione. E poi medici in fuga verso altri paesi, come l’Inghilterra, dove da tempo si è smesso di investire nella formazione perché è più facile prendere altrove professionisti già formati, allettandoli con guadagni più alti e migliori condizioni di lavoro.
È un quadro a tinte fosche quello della sanità italiana dipinto da Patrizia Capua per Repubblica Affari e Finanza, oggi in edicola, che ha sentito per la Fnomceo il Segretario, Luigi Conte, ed Ezio Casale, delegato della Federazione nella Commissione ministeriale per la programmazione dei fabbisogni sanitari.
Un quadro complicato dalle direttive europee sull’orario di lavoro, dalla carenza di organici, dall’invecchiamento della popolazione e il conseguente aumento di patologie croniche e invalidanti.
Potete leggere l’articolo, in versione integrale, nel pdf allegato.
Analogo panorama è stato prospettato – sempre da Conte – anche su Doctor33. Rossella Gemma ha voluto commentare con il Segretario, per quanto riguarda il campo medico, la ricerca Eurostat su Università e lavoro. E proprio Doctor33 ha inaugurato il 2016 aprendo il primo numero con le dichiarazioni della Fnomceo sul “comma 566”, diramate con un Comunicato che era stato già ampiamente ripreso da Quotidiano Sanità
e che, il 9 gennaio, è stato
rilanciato anche dal sito di Federfarma,
con un punto della situazione a firma di Alessandro Santoro. Trovate entrambi gli articoli di Doctor33 – quello di Rossella Gemma
e quello di Mauro Miserendino – nel file allegato. Trovate entrambi gli articoli – quello di Rossella Gemma e quello di Mauro Miserendino – nel file allegato.
L’intervista, ancora al Segretario, di Beatrice Migliorini per Italia Oggi, sulle novità introdotte dalla Legge di Stabilità che ha previsto come le strutture sanitarie, pubbliche e private, debbano dotarsi di funzioni di risk management, uscirà invece lunedì prossimo.
A cura dell’Ufficio Stampa Fnomceo
Autore: Redazione FNOMCeO