“Pubblicità sanitaria indietro tutta. Il Consiglio di Stato dà torto all’Agcom”; “Medici e pubblicità: tutto da rifare” (Sanità de il Sole 24 Ore); “La Fnomceo manda ko l’Antitrust” (Italia Oggi); “Pubblicità e tariffe, stop alla multa all’Ordine dei medici” (Il Sole 24 Ore); “Pubblicità sanitaria, al Consiglio di stato Fnomceo batte Antitrust: sanzione annullata”; “No agli spot dei medici” (La Repubblica); “Stop agli spot commerciali di medici e odontoiatri" (Il Messaggero).
Sono, questi che abbiamo citato, solo alcuni dei titoli di giornale che compaiono oggi nella nostra Rassegna Stampa: trovate gli articoli, in versione integrale, nel file allegato.
Ma facciamo un passo indietro. 19 gennaio: nella Segreteria del Consiglio di Stato viene depositata la sentenza n° 00167/2016, sul ricorso proposto dalla Fnomceo contro l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
È solo l’ultimo atto di una vicenda che parte da lontano: era infatti il settembre 2014 quando l’Antitrust comminava alla Fnomceo una sanzione di oltre 800mila euro, contestando l’applicazione di alcuni articoli del Codice Deontologico. Con la sentenza di ieri, il Consiglio di Stato, pur senza entrare nel merito, ha accolto l’appello della FNOMCeO e ha quindi annullato il provvedimento dell’Agcm.
Nel pomeriggio, la notizia si diffonde alle Agenzie e alla Stampa Specializzata: insieme ai focus (tra i primi, quelli di Ansa, Adnkronos, Quotidiano Sanità, Doctor33) cominciano ad arrivare i commenti, tra i quali la nota dell’Omceo di Milano, che era intervenuto nel ricorso ad adiuvandum. Nota molto ripresa, tra gli altri, dalla stampa locale del gruppo G’Elocal.
“Legittima soddisfazione” viene espressa dal presidente della Cao nazionale, Giuseppe Renzo, che precisa: “Nessuna vittoria, anche perché nessuno scontro era in atto, ma una diversa interpretazione delle funzioni diverse tra chi ha il compito di fare rispettare il mercato, con le sue regole e chi, l’Istituzione Ordinistica, deve privilegiare la tutela della salute del cittadino". Le sue dichiarazioni vengono subito riprese da Quotidiano Sanità, dall’Ansa (rilanciata poi dai quotidiani di G’Elocal) e da Adnkronos (lanci in allegato), mentre Odontoiatria33 dedica alla notizia e alle dichiarazioni del Presidente Renzo un ampio Focus.
Anche il Segretario della Fnomceo, Luigi Conte, interpellato da alcuni colleghi (Luciano Fassari ancora per Quotidiano Sanità, Raffaella Ammirati di Adnkronos, ripresa poi da Guglielmo Saporito per Il Sole 24 Ore) interviene sulla vicenda, ribadendo, ancora una volta, che “L’Ordine tutela la salute pubblica, non la categoria”.
In chiusura di giornata, lasciate sedimentare le emozioni, a mettere l’ultima parola arriva il commento del Presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani: “L’esito di questa vicenda – riflette – consente di riaffermare la libertà e l’indipendenza della Deontologia professionale, con l’obiettivo della tutela dei Diritti dei cittadini. Quando si parla di salute, le persone devono essere messe nelle condizioni di poter scegliere in libertà e consapevolezza, senza subire danni da messaggi pubblicitari fuorvianti”.
Le sue dichiarazioni sono subito riprese da Ansa, Adnkronos, Quotidiano Sanità, Italia Oggi, La Repubblica: trovate gli articoli nel file allegato.
E ancora continuano le uscite: notizia della sentenza viene data oggi su tutti i quotidiani, sul Televideo Rai, sui giornali on line di approfondimento.
A cura dell’Ufficio stampa Fnomceo
Autore: Redazione FNOMCeO