“L’appropriatezza di una prescrizione, sia essa diagnostica o terapeutica, non ha valore assoluto ma va riferita alle condizioni, quasi sempre complesse, in cui quella pratica viene consigliata dal medico al paziente. È importante dunque richiamare l’attenzione dei professionisti sull’appropriatezza prescrittiva, o meglio sull’appropriatezza clinica: effettuare la prestazione giusta, in modo giusto, al momento giusto”.
Con queste parole, venerdì scorso, Vito Gaudiano apriva a Matera i lavori del primo Convegno Congiunto Fnomceo – Slow Medicine, “Scelte Sagge in Medicina”, di cui – oltre a essere Vicepresidente dell’Omceo ospite – era il Responsabile Scientifico.
E le stesse parole sono state riportate da Eva Antoniotti, che ha seguito, sul campo, tutti i lavori del Convegno per Quotidiano Sanità, intervistando anche – in esclusiva – la Presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani. Sempre questo concetto di appropriatezza clinica, che è stato il filo conduttore della due giorni, sarà anche il tema dell’intervista che sempre a Gaudiano ha voluto porre Silvia Finazzi di Viversani e che uscirà sul numero del settimanale in edicola venerdì prossimo: ne anticipiamo, in allegato, uno stralcio.
Ma tutte le testate che – da Ansa ad Adnkronos, da Doctor33 a Il Farmacista on line, da Sanità de Il Sole 24 Ore a About Pharma, da Healthdesk a Panorama Sanità, per non parlare della Stampa Locale al gran completo – hanno voluto dedicare all’evento Speciali, interviste, inchieste, hanno parlato di quello che Gaudiano ha definito con l’Ansa un “cambio di prospettiva”, e che è stato commentato dalla collega Livia Parisi come “una svolta epocale”.
Un cambio di prospettiva che, con l’obiettivo una medicina “sobria, rispettosa e giusta”, come Slow Medicine da sempre auspica, mette al centro il paziente: e questo significa anche dialogo, ascolto, Medicina Narrativa. Su questo ultimo moderno approccio alla medicina si sono focalizzati l’Ansa e About Pharma, visto che proprio alla vigilia del Convegno – in quella che è stata ribattezzata dai giornalisti “la settimana dell’appropriatezza” e che ha avuto il suo culmine a Matera – si era insediata in Fnomceo la nuova Commissione dedicata – ed è la prima volta – alla Medicina Narrativa. A coordinarla è il presidente dell’Omceo di Palermo, Salvatore Amato, che, dopo le due testate, è stato questa mattina intervistato da Marina Binetti di Galileo: il suo intervento comparirà sul sito monotematico OMNinews, dedicato a questa disciplina, che stilerà un bilancio anche del Convegno.
Durante i lavori, è stata diffusa la notizia che Farmindustria, insieme alla Fnomceo, sarà protagonista, a giugno di una grande operazione all’insegna della trasparenza: “Basterà un clic sul sito dell’azienda – si legge sull’Ansa – e ciascuno potrà conoscere i nomi dei medici e delle organizzazioni che collaborano con quell’impresa, i dati sulla partecipazione ai convegni ma anche gli emolumenti ricevuti dagli specialisti per consulenze o partecipazione a comitati, oltre ai nomi di ospedali ed enti pubblici sovvenzionati per progetti di ricerca”.
Questo perché anche l’Italia ha aderito al Disclosure Code voluto dalla Federazione europea industrie ed associazioni farmaceutiche (Efpia), che sarà applicato, appunto da giugno, in 33 paesi europei. Molti sono stati quindi i giornalisti di quotidiani e agenzie che hanno voluto approfondire “in diretta” la notizia con la Presidente, il vicepresidente Maurizio Scassola, il Segretario Luigi Conte.
E altre uscite sono in programma: oltre a Omninews e a Viversani, anche Donna Moderna, nel numero del 30 aprile, tornerà a parlare di appropriatezza, con i dati emersi dalle ricerche presentate al Convegno.
A cura dell’Ufficio Stampa Fnomceo
Autore: Redazione FNOMCeO
