Rapporto Ania 2011-2012: Rc sanitaria sempre più costosa

Report n. 24/2012

IN AUMENTO RC PROFESSIONALE

Rc sanitaria, nessuna buona nuova. Se nel 2009 l’operazione polizze per la copertura del rischio derivante da denunce di malpractice era costata complessivamente la bella cifra di 485 milioni di euro, nel 2010 ha sfiorato i 500, principalmente grazie alla lievitazione del 5,3% del volume dei premi versati dai professionisti, a fronte di un più contenuto aumento dell’1,5% dei premi versati dalle strutture. A confermare che per il settore sanitario il caro-polizze è più che mai un’emergenza, è il Rapporto Ania (Associazione nazionale imprese assicuratrici) 2011-2012.

A rendere ancora più inquietante il bilancio tracciato è il fatto che esso rappresenta come sempre solo una parte del tutto, non ricomprendendo i premi raccolti dalle imprese europee operanti in Italia in regime di libertà di prestazione di servizi, alcune delle quali particolarmente attive nel settore ormai quasi abbandonato dalle assicurazioni nazionali. La statistica documenta comunque una crescita dei premi complessivi negli ultimi 10 anni (2000-2010) del 7,8% l’anno, rispettivamente 6,2% per le strutture sanitarie e 10,5% per i professionisti: dei 500 milioni raccolti nel 2010 il 58% è relativo a polizze stipulate dalle strutture sanitarie e il restante 42% relativo a polizze stipulate dai professionisti sanitari che hanno visto crescere in modo pesante i costi assicurativi, probabilmente anche a causa di una rivisitazione dei prezzi assicurativi resasi necessaria per il persistente disequilibrio economico del settore.

Disequilibrio peraltro ben giustificato dai trend delle denunce e del costo medio dei sinistri. Nessun miglioramento statistico in bilancio: la stima del numero di sinistri denunciati alle imprese di assicurazione italiane nel 2010, basata su un campione di imprese rappresentanti circa il 32% della raccolta premi 2010 del ramo Rc generale, quota 33.700 denunce di sinistro, di cui quasi due terzi relativi a polizze stipulate dalle strutture sanitarie, sostanzialmente in linea col dato registrato nel 2009 (-1,0%).

In crescita, invece, il costo medio dei sinistri, attestato nel 2010 a quota 27.689 euro, contro i 25.083 del 2009. Dati come è noto da prendere con le pinze, vista la tradizionale evoluzione dei costi a fronte del consolidarsi delle informazioni dopo una sottostima iniziale del sinistro da parte delle compagnie.

Per i sinistri protocollati nel 1994, a esempio, dopo 8 anni di sviluppo (2012) le imprese avevano stimato mediamente di pagare circa 16.400 euro, mentre nel 2010 la valutazione si era quasi raddoppiata, attestandosi a quota 28.000 euro.

Il fenomeno colpisce tutte le generazioni di sinistri, con ritmi sempre più accelerati: nel 2004 il costo medio stimato era di 22.700 euro: nel 2008 aveva toccato quota 44.000, e così via. Trend da capogiro, insomma, che fanno sballare i conti tecnici di settore con valori crescenti del rapporto sinistri-premi. Al 31 dicembre del 2010 il rapporto medio dei sinistri a premi per le varie generazioni sfiora il 170%, mentre nella generazione più recente si attesta al 153%. Dall’analisi dell’evoluzione del rapporto sinistri-premi traspare però anche, secondo l’analisi Ania, un progressivo miglioramento da parte delle imprese nella stima e previsione dei trend in atto nel settore.

Roma 23/07/2012

Autore: Redazione FNOMCeO

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