Sullavicenda relativa alle modalità di prescrizione dei farmaci biologici e dei farmaci biosimilari nella Regione Puglia, che ha visto l’intervento nel merito dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Bari, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO), nel ribadire come ladisponibilità dei farmaci biosimilari possa rappresentare un’importante risorsa per contribuire alla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale e garantire la disponibilità diffusa di terapie ad alto costo, rileva come la modalità di verifica della prescrizione posta in essere dalla Regione sia a rischio di inappropriatezza e non dia sufficienti garanzie di sicurezza.
Di fatto, la congruità della prescrizione viene valutata con un procedimento sostanzialmente amministrativo e la valutazione dei “riferimenti della letteratura scientifica” e la eventuale richiesta e valutazione di “ulteriori integrazioni” viene affidata al farmacista, figura professionale che non ha comunque le competenze cliniche per intervenire in materia di diagnosi e terapia. Al farmacista verrebbe così attribuita una responsabilità impropria, della quale sarebbe chiamato a rispondere, in primo luogo, agli assistiti.
Le attività di governo clinico in ambito di diagnosi e cura sono responsabilità diretta del medico, che ne risponde anche quando opera con funzioni di verifica all’interno dell’organizzazione sanitaria.
La FNOMCeO invita pertanto la Regione Puglia a rivedere le sopra richiamate disposizioni a tutela della qualità e della sicurezza delle cure erogate.
Autore: Redazione FNOMCeO