Registro medici: notizie on-line di una storia complessa

All’inizio di luglio, il Garante della concorrenza e del mercato ha definito pubblicità ingannevole quella espressa da una società portoghese per lanciare un servizio di ricerca e contatto web con il mondo medico: il Registro italiano medici (leggi qui).

Nei mesi precedenti c’erano stati esposti e denunce, anche perché molti medici italiani si erano visti recapitare una richiesta di pagamento non motivata da contratti chiari e da sottoscrizioni consapevoli. L’Authority si è espressa pesantemente verso l’azienda editrice del Registro, comminando una sanzione amministrativa. La vicenda potrebbe essere finita qui.

Però, in tempi di internet, qualche curiosità è rimasta, così siamo andati a controllare chi siano i soggetti promotori dell’attività incriminata. E qui la situazione si è leggermente ingarbugliata. Il Registro italiano medici è infatti edito dalla UNITED Directorios, Lda di Lisbona, editore e gestore di servizi on-line. Come logico siamo andati a cercare qualche informazione suppletiva sul sito aziendale, ma la fortuna non ci ha assistito. Normalmente andando su un sito aziendale si dovrebbero trovare basiche informazioni: di solito si ricavano profilo aziendale, nomi e cognomi del management, struttura societaria, esperienze, eccetera. Andando sul sito http://www.united.com.pt/ ci si trova invece di fronte ad una homepage con quattro link, quelli di portali analoghi al Registro italiano, che sono l’American medical directory, lo European medical directory e il tedesco Fachregister che, pur rinviando ogni contatto a Lisbona, pare essere più ricco e funzionale dei suoi confratelli ed è pure dotato di qualche buon marchio pubblicitario. In pratica della United directorios pare non sapersi tantissimo da qualsiasi parte la si prenda. Rimane il dubbio di chi sia in realtà questa azienda che non è proprio fantasma, ma non eccelle nemmeno in visibilità. Come mai?

Si può provare a corrispondere alla curiosità e digitando United directorios su Google (che non è il Vangelo, però ha una sua notevole utilità) si scoprono cose non chiarissime. Ad esempio che l’azienda portoghese pare aver acquisito i contratti di un’azienda svizzera, Novachannel, che aveva sviluppato una serie di attività on-line finendo nel mirino della polizia svizzera per i messaggi non chiari in ordine alla sottoscrizione di contratti on-line, accusata decisamente di scam, truffa informatica. Purtroppo Novachannel è un marchio già noto in Italia: era stata sanzionata con provvedimento n. 11791 del 3 marzo 2003, confermato dalla sentenza n. 5424/03, resa dal TAR Lazio nel 2003. L’Autorità per il Mercato aveva deliberato “l’ingannevolezza del messaggio diffuso dalla società Nova Channel nel mese di agosto 2002, attraverso un volantino diffuso a mezzo posta, volto a promuovere la possibilità di effettuare un’inserzione gratuita nella guida, denominata Tourist Directory, in cd-rom, quando in realtà, detta società richiede il pagamento di ingenti somme”.

In particolare, l’Autorità aveva ritenuto che “i costi del servizio offerto non sono […] chiaramente esplicitati nel messaggio; infatti, la dicitura “Ordine”, collocata in fondo alla pagina del volantino e le condizioni economiche dell’offerta sono riportate con caratteri grafici più compatti e in modo poco leggibile rispetto al contesto generale del messaggio, senza alcun rinvio che richiami l’attenzione dei destinatari”. Lo stesso “vizio” di Registro medici? Attenzione: tra le attività di Novachannel c’era anche Med1web , un’attività di pubblicizzazione e indicizzazione di medici, totalmente simile a quella di Registro medici, che già era finita tra il 204 e il 2005 sotto osservazione in molte parti del mondo, Usa compresi.

Riassumendo: la situazione che abbiamo provato a descrivere è complessa, però sembra evidentemente chiara e diffusa l’esistenza di società che propongono servizi on-line, registrano professionisti o aziende (soprattutto di ambito turistico e medico), e poi gli presentano un conto salatissimo che non era stato ben dichiarato e conclamato in fase di registrazione. On-line esiste una lunga cronologia di problemi – a mezza via tra il phishing e lo scam – che riguardano Novachannel, Med1Web e i portoghesi di United, raccontata da chi in giro per l’Europa ne ha vissuto gli strascichi. Esistono anche siti (http://www.stopecg.org/imi.htm) che indicano a chi rivolgersi esattamente in Portogallo (polizia, autorità portoghese per il commercio….) per essere risarciti dall’azienda portoghese che parrebbe aver ereditato dall’ormai fallita Novachannel contratti e modalità di gestione dei progetti. Nel frattempo l’Authority italiana ha sanzionato la United: dovrà pagare 100.000€ in Italia. Vediamo cosa succede.

Autore: Redazione FNOMCeO

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