“Le parole del Presidente Giancarlo Coraggio che, nella sua relazione sull’attività della Corte Costituzionale, ha sottolineato come, nel caso delle prestazioni sanitarie, sia la garanzia dei diritti incomprimibili ad incidere sul bilancio, e non l’equilibrio di questo a condizionarne la doverosa erogazione, ci trovano pienamente d’accordo: la salute dei cittadini non si garantisce con calcoli ragionieristici su tagli e risparmi. Non si garantisce puntando a obiettivi economicistici, ma fissando obiettivi di salute”.
Così il Presidente della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli ordini dei Medici, Filippo Anelli, commenta uno dei passaggi dedicati alla sanità della relazione del Presidente della Corte Costituzionale, Giancarlo Coraggio, sulle attività della Consulta.
“È questa la direttrice di quella riforma del Servizio sanitario nazionale che, come medici, auspichiamo e che è ora resa possibile con il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza – spiega Anelli -. È questo che abbiamo scritto al Ministro della Salute, Roberto Speranza, nel chiedergli di partecipare attivamente al processo di rinnovamento”.
“Altrettanto d’accordo ci trova il passaggio che riafferma ‘la necessità di un esercizio forte, da parte dello Stato, del potere di coordinamento e correzione delle inefficienze regionali’, problema di fondo che si è riproposto nel contesto attuale – conclude Anelli -. È il Governo centrale a dover avere un ruolo forte di guida in questa emergenza. Ruolo che, ove possibile, andrebbe ulteriormente potenziato, per diminuire le disuguaglianze di Salute che ancora, a tanti livelli, persistono nel nostro Paese, e che il Covid ha amplificato”.
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13/05/2021
Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO