Report n.10/2010
LA SPESA FARMACEUTICA DEL SSN
E’ stato presentato a fine 2009 presso l’Istituto Superiore di Sanità il Rapporto Osmed che analizza l’andamento dei consumi farmaceutici territoriali di classe A-Ssn con l’esclusione di dati relativi ai farmaci somministrati all’interno delle strutture ospedaliere e a quelli in distribuzione diretta, per conto delle ASL ed erogati al momento della dimissione. Le analisi di spesa sulla distribuzione diretta, e per conto sono presentate in una specifica sezione del rapporto e sono relative alle sole Regioni (circa il 65% della popolazione italiana) che hanno trasmesso i dati per l’intero periodo in esame.
Nei primi nove mesi del 2009 la spesa farmaceutica territoriale di classe A-SSN è stata pari a circa 9.650,9 milioni di euro con un aumento dell’1,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, anche tutti gli indicatori di consumo (ricette,confezioni e dosi) evidenziano un incremento rispettivamente del 3%, 2,5% e 3%. Ogni mille abitanti sono state prescritte 923 dosi rispetto alle 896 dell’anno precedente. La spesa privata (farmaci per automedicazione, farmaci di fascia C con ricetta, farmaci di fascia A acquistati privatamente) è cresciuta di circa il 3%, in ragione di una marcata crescita della spesa privata per farmaci di classe A (+14,3%) e di quella di classe C (+2,4%). A questo si è aggiunta anche una maggiore incidenza del ticket, che nei primi 9 mesi dell’anno è aumentato del 31,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le principali componenti della spesa (effetto quantità, effetto prezzi, effetto mix) oltre ad un aumento delle quantità di farmaci prescritti, mostrano una diminuzione dei prezzi (-3,0%) e uno spostamento della prescrizione verso specialità più costose (effetto mix +1,1%). Tale indice non sembra essere influenzato dal maggior ricorso alla distribuzione diretta: la quota per farmaci appartenenti al Prontuario della Continuità Assistenziale (PHT) non erogati attraverso la distribuzione diretta o per conto rappresenta il 10,5% della spesa nazionale con una diminuzione di circa il 9% rispetto allo stesso periodo del 2008.
- Andamenti regionali
Le Regioni con il valore di spesa farmaceutica territoriale di classe A-SSN più elevato sono: la Calabria con € 208,6 pro capite, la Sicilia con € 195,3, la Puglia con € 191,1 e il Lazio con € 185,1; mentre quelle con valore di spesa più basso sono: le P.A. di Bolzano e Trento, rispettivamente con € 111,4 e € 122,9 pro capite, seguite dalla Toscana con € 130,6 e dall’Emilia Romagna con € 133,9. La spesa dei farmaci di classe C è aumentata in tutte le Regioni, tranne in Calabria (-0,1%), mentre l’incremento più elevato si è registrato in Valle d’Aosta (+5,2%). A livello nazionale la spesa dei farmaci di Automedicazione (SOP, OTC) è diminuita del 2,2%, con punte massime nel Lazio (-4,5%) e Abruzzo (-4,4%). La P.A. di Bolzano (+1,9%) e la Basilicata (+1,5%) fanno rilevare un incremento di spesa.
A livello nazionale i farmaci equivalenti rappresentano il 46% dei consumi ed il 27% della spesa. La Regione con prescrizione più elevata è l’Emilia Romagna. La variabilità regionale in termini di percentuale sul totale di consumo e di spesa non è così marcata, mentre è più ampia la variabilità regionale nel confronto rispetto all’anno precedente, ad
esempio in Campania a fronte di un aumento percentuale dei consumi del 17,5% si è parimenti registrato un aumento della spesa del 12,4%; in Liguria, a fronte di un aumento dei consumi del 7% è corrisposta una riduzione della spesa del 5,1% I farmaci dell’apparato cardiovascolare rappresentano la principale categoria terapeutica sia in termini di DDD (dose definita giornaliera) per 1000 abitanti die (48% del totale) che di spesa pro capite (37%), seguiti da quelli dell’apparato gastrointestinale e metabolismo con rispettivamente il 13% ed il 15%. L’aumento più elevato nella prescrizione si osserva per i farmaci gastrointestinali (+8,3%), del sistema nervoso centrale (+4,4%), per i dermatologici (+5,5%) e per quelli cardiovascolari (+3,2%), mentre diminuisce il ricorso ai farmaci antimicrobici (-1,3%) e agli antineoplastici e immunomodulatori (-3,3% sul territorio). L’atorvastatina (principio attivo contro la ipercolesterolemia) si conferma il principio attivo con la spesa più elevata (369 milioni di euro) seguita da salmeterolo+fluticasone (antiasmatici) (219 milioni) e lansoprazolo (gastrici) (215 milioni) le associazioni olmesartan+idroclorotiazide (antipertensivi) e beclometasone+formoterolo (cortisonici) fanno rilevare la maggiore variazione di spesa rispetto all’anno precedente (rispettivamente +59% e +52,8%). Il ramipril (ace inibitore) con 47 DDD per 1000 abitanti die è la sostanza a maggior prescrizione, seguita dall’acido acetilsalicilico usato come antiaggregante piastrinico (41,9 DDD), e dall’amlodipina (antipertensivo) (27,1 DDD). I farmaci equivalenti rappresentano oramai il 27% della spesa farmaceutica e il 46% delle DDD, nel corso del 2009 hanno perso la copertura brevettuale importanti molecole come il pantoprazolo e la venlafaxina. I farmaci con nota AIFA costituiscono circa un terzo della spesa ed un quinto delle dosi della prescrizione territoriale a carico dell’SSN. Cinque note, relative ai farmaci per le dislipidemie (Nota 13), agli antiulcera (Note 1 e 48), agli antinfiammatori (Nota 66), ai farmaci per l’osteoporosi (Nota 79) e ai farmaci antiglaucoma (Nota 78) sono responsabili dell’80% della spesa e del 93% delle DDD per i farmaci con Nota.
P.S. Come sempre chi fosse interessato ad approfondire, la documentazione completa è a disposizione presso il Centro Studi e Documentazione della FNOMCeO
Roma 03/02/2010
Autore: Redazione FNOMCeO