Report: l’Europa e l’Alzheimer

Report n. 37/09

L’EUROPA E L’ALZHEIMER

Mentre giungono dati allarmanti dal King’s College di Londra secondo cui nel 2050 un esercito di 115 milioni di persone nel mondo saranno alle prese con l’Alzheimer, la Commissione Europea ha recentemente invitato gli Stati membri dell’Unione a unire le loro risorse per coordinare meglio gli impegni per combattere il morbo di Alzheimer e le malattie neurodegenerative.
I circa 7,5 milioni di europei che soffrono del morbo e dei disturbi ad esso collegati, pesano molto sui vari sistemi sanitari, in particolare se si considera l’invecchiamento della popolazione: il costo della cura di un singolo paziente, secondo FIRST (Finanziamenti Ricerca e Sviluppo Tecnologico) ammonta a 21.000 euro e nel 2005 la spesa complessiva per il trattamento di questi pazienti nell’Unione Europea ha raggiunto quasi 130 mila milioni di euro.
L’appello della Commissione è mirato a far sì che gli Stati membri lavorino volontariamente insieme, piuttosto che separatamente, per definire, sviluppare e attuare un programma di ricerca strategico comune. Tale ricerca sinergica dovrebbe permettere agli Stati membri di sviluppare una visione di come affrontare le principali sfide societarie che nessun Paese sarebbe in grado di risolvere individualmente per dare il via alla creazione di una agenda di ricerca strategica, la Commissione a proposto di intervenire in 4 aree principali:

a) agire precocemente per diagnosticare la demenza e ridurre il rischio sul nascere;
b) migliorare la coordinazione di ricerca tra gli Stati dell’UE;
c) implementare la condivisione di migliori pratiche;
d) fornire un forum di riflessione sui diritti,l’autonomia e la dignità dei pazienti;

La Commissione infine invita gli Stati membri a sviluppare un’agenda di ricerca strategica ed attuare un piano che stabilisca priorità, traguardi e scadenze e includa i seguenti elementi: scambio di informazioni relative ai programmi nazionali; attività di ricerca e sistemi sanitari; individuazione di aree che potrebbero trarre vantaggio dal coordinamento; facilitare la mobilità e formazione transdisciplinare; esplorare l’utilizzo congiunto delle infrastrutture di ricerca e la messa in rete dei Centri di ricerca.
Questa iniziativa della  Commissione europea di programmazione congiunta e sinergica tra i Paesi UE rappresenta un tassello del più ampio programma “L’Europa per i pazienti” per una assistenza sanitaria migliore per tutti in Europa.
“Vogliamo che la ricerca rivesti un ruolo maggiore nell’affrontare le sfide societarie come l’Alzheimer e i disturbi affini", ha detto il commissario dell’UE per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik. "Si potranno così ottenere grandi progressi se gli Stati membri inizieranno a coordinare i loro programmi nazionali secondo un’agenda comune".

P.S. Come sempre chi fosse interessato ad approfondire, la documentazione completa è a disposizione presso il Centro Studi e Documentazione della FNOMCeO

Roma,02/10/2009

Autore: Redazione FNOMCeO

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