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“Riconoscere alla laurea in Odontoiatria valenza specialistica”: dalla CAO nazionale pieno sostegno alla mozione SUMAI

Pieno sostegno, da parte della Commissione Albo Odontoiatri (CAO) nazionale, alla mozione del SUMAI, il Sindacato della medicina ambulatoriale, nella parte in cui vuole promuovere “tutte le possibili iniziative per il riconoscimento della laurea in Odontoiatria come titolo abilitante all’esercizio nel SSN e già laurea specialistica sufficiente per accedere alle graduatorie della specialistica ambulatoriale”. Ad assicurarlo è oggi il Presidente della stessa CAO nazionale, Raffaele Iandolo. La mozione, approvata al 52° Congresso nazionale SUMAI a Gardone Riviera, e trasmessa la scorsa settimana al Ministero della Salute, alla SISAC, all’INAIL, agli Assessori regionali alla Sanità, a Federsanità ANCI e ad altri stakeholders, al punto 7 torna a parlare di Laurea odontoiatrica come titolo con valenza specialistica. Quindi, necessario e sufficiente sia per partecipare ai concorsi del Servizio sanitario nazionale per i ruoli dirigenziali di competenza, sia per accedere alle graduatorie della specialistica ambulatoriale. Con l’entrata in vigore del nuovo Accordo collettivo nazionale sulla specialistica non sarebbe infatti più possibile, per gli Odontoiatri che non abbiano anche una specializzazione, il convenzionamento con il Servizio Sanitario Nazionale.

“L’applicazione della norma che prevede l’obbligo di specializzazione per accedere ai concorsi pubblici per il personale del Servizio Sanitario Nazionale rischia di penalizzare, ancora una volta, la nostra professione, che da sempre ha faticato ad affermare un proprio ruolo all’interno del Servizio Sanitario Nazionale, come testimonia il limitato numero di prestazioni odontoiatriche, per di più riservate a particolari tipologie di pazienti, inserite nei Lea – spiega Iandolo -. Il ristretto numero di Odontoiatri specialisti nelle tre materie di specializzazione oggi esistenti – Odontoiatria pediatrica, Ortognatodonzia, Chirurgia orale – rischia di bloccare l’accesso concorsuale all’ormai prossimo rinnovo degli organici dirigenziali pubblici, di cui la maggior parte sarà, oltretutto, presto in età pensionabile. Le scuole di specialità in Odontoiatria, per lungo tempo, non sono state peraltro neppure attivate nelle varie sedi universitarie. Con questi presupposti, il requisito d’accesso della “specializzazione nella disciplina” rende di fatto impossibile il ricambio generazionale nei ruoli dirigenziali pubblici”.

“Addirittura, nel nuovo contratto della Specialistica ambulatoriale, non ancora in vigore, viene precluso l’accesso in graduatoria ai laureati in Odontoiatria (Corso di Laurea Specialistica) se non dotati di specializzazione “attinente”, limitando drasticamente la possibilità di scelta di professionisti in tale ambito e conseguendo sicuramente un risultato negativo nella tutela della salute del paziente – continua -. Così si cancella definitivamente l’assistenza odontoiatrica pubblica, precludendo al 90% dei dottori in Odontoiatria la possibilità di assicurare ai cittadini la salute orale”.

“Molte branche dell’Odontoiatria, inoltre, come ad esempio l’Odontoiatria protesica, non sono nemmeno riconosciute come specializzazioni – aggiunge ancora -. Si arriva così all’evidente paradosso, tutto italiano, e foriero di disuguaglianze nell’accesso alle cure, per cui il Servizio Sanitario Nazionale non può assicurarsi l’apporto di queste figure professionali, né nella dirigenza né in convenzione”.

“Ricordiamo che la salute è un diritto tutelato dalla Costituzione – conclude Iandolo – e che lo Stato, anche attraverso gli Ordini, suoi Enti sussidiari, è chiamato a garantirlo. Questo avviene altresì con la scelta dei professionisti ammessi ad erogare le cure odontoiatriche previste dal nostro Servizio Sanitario Nazionale. E ciò è tanto più vero se tali professionisti possiedono già un titolo di formazione specialistica quale va considerata, a tutti gli effetti, la laurea in Odontoiatria”.

La necessità di un intervento normativo, più volte ribadita dalla CAO nazionale a una sola voce con le Organizzazioni Sindacali ANDI, AIO e, appunto, SUMAI, sembra essere stata recepita dal Governo, che ha fatto arrivare la sua disponibilità in tal senso per voce del Vice-Ministro alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto proprio a Gardone Riviera. Analoga mozione sarà messa in approvazione alla prossima Assemblea dei 106 presidenti CAO e portata poi all’attenzione della Cabina di Regia dell’Odontoiatria che comprende, oltre alla CAO, i consigli Direttivi delle Associazioni Sindacali e un rappresentante della Fondazione ENPAM, l’Ente previdenziale di medici e odontoiatri.

 

Ufficio Stampa e Informazione FNOMCeO
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05/12/2019

Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO

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