COMUNICATO STAMPA
Il ricorso proposto dalla FNOMCeO contro la sanzione inflitta dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per le norme deontologiche che regolano la pubblicità informativa dei medici e degli odontoiatri è giunto ieri al suo round finale.
All’udienza svolta davanti alla VI sezione del Consiglio di Stato, i legali della Federazione hanno illustrato le peculiarità e la delicatezza dell’informazione pubblicitaria in un settore quale quello delle prestazioni mediche e odontoiatriche, inflazionate da messaggi suggestivi che generano bisogni svianti e di grave nocumento per la salute. Un acceso confronto tra chi vede la deontologia come una riviviscenza corporativistica e vuole una completa deregolazione della professione in favore del mercato e chi invece invoca la peculiarità del ruolo della deontologia medica anche nell’ambito della pubblicità a tutela del diritto alla salute.
Ai Giudici di palazzo Spada tocca ora il difficile compito di stabilire se il diritto alla salute costituzionalmente garantito, che le norme della deontologia mirano a tutelare in un ambito connotato dall’asimmetria delle parti, receda alla libera iniziativa economica tutelata dall’art. 41 della Costituzione ovvero come possano essere declinati deontologia medica e mercato.
Autore: Redazione FNOMCeO