Nella giornata di sabato 28 giugno, l’Enpam ha approvato la riforma del proprio statuto. In essa, tra le altre novità, è stata introdotta un’autonoma rappresentanza degli odontoiatri. Pubblichiamo la dichiarazione che Giuseppe Renzo ha espresso a seguito dell’importante passo compiuto dalla Fondazione.
Dichiarazione del Dr. Giuseppe Renzo – Consigliere di amministrazione dell’ENPAM
Approvazione Riforma Statuto ENPAM Roma, 28 giugno 2014
"UNA LACUNA E’ STATA FINALMENTE COLMATA": così esordisce il Presidente CAO Giuseppe Renzo -consigliere di amministrazione dell’ ENPAM commentando l’approvazione del nuovo Statuto dell’ENPM nella giornata del 28 giugno u.s. Finalmente viene disciplinata e stabilita la rappresentanza degli odontoiatri negli organi collegiali della Fondazione. Viene riconosciuto in termini statutari e regolamentari quello che fino a ieri era lasciato alla discrezionalità di uomini di buon senso che riconoscevano l’importanza della rappresentanza dei diritti e degli interessi di una categoria di professionisti all’interno dell’ente previdenziale di medici e odontoiatri. E’ questa, continua Renzo, l’ennesimo importante passaggio verso il completo riconoscimento di autonomia e di autorappresentanza della componente odontoiatrica che da tempo garantisce in tutti gli ambiti e in tutte le istituzioni professionali un apporto sempre più visibile, apprezzato e qualificato. Il nuovo Statuto dell’ENPAM ha, inoltre, previsto una normativa che rende più equilibrata e più efficace l’attività della Fondazione anche attraverso il ridimensionamento del numero dei consiglieri di amministrazione ma soprattutto attraverso meccanismi più democratici e qualificanti per individuare i componenti degli organi collegiali garantendo anche il rispetto delle cosiddetta rappresentanza di genere e coinvolgendo giovani e pensionati. Da ultimo, conclude Renzo, sono stati individuati e promossi anche per quanto riguarda la gestione economica nuovi principi di prudenza, di trasparenza e di garanzia individuando precisi modelli procedurali per gli investimenti dell’Ente.
Autore: Redazione FNOMCeO