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Roma, l’8 giugno Benato al Corso di Bioetica in ambito militare

Lo scorso 23 maggio, per iniziativa del Comando Logistico dell’Esercito e del Policlinico Militare Celio di Roma, ha preso l’avvio un Corso di formazione per gli operatori sanitari in Bioetica in ambito militare. L’evento organizzato in tavole rotonde a cadenza mensile, si concluderà il 13 dicembre.

Negli ultimi anni l’intervento militare si è sempre più configurato come missione umanitaria, un contesto dove il soldato è chiamato a svolgere il proprio lavoro ed il medico militare ad attenersi al dovere di prestare soccorso. Scopo del corso è quello di offrire una formazione che permetta di acquisire una maggiore consapevolezza dei problemi della pratica medica ed infermieristica in ambito militare, sviluppando una maggiore capacità non soltanto di percepire, ma anche di affrontare i dilemmi morali.

Al prossimo appuntamento, in programma domani mercoledì 8 giugno, prenderà parte in qualità di relatore il Vice Presidente della FNOMCeO Maurizio Benato. Tema dei lavori “Le questioni morali della medicina militare: quali diritti per il paziente ? Quali doveri per il medico militare?”.

Quello della deontologia medica in ambito militare è un tema su cui la Federazione degli Ordini ha recentemente avviato un dibattito, che vedrà il suo momento di sintesi in un convegno in programma il prossimo autunno (30 settembre – 1 ottobre) a La Maddalena.

“In questa occasione – ha annunciato Maurizio Benato, che sta seguendo in prima persona l’organizzazione dell’evento – la FNOMCeO presenterà con ogni probabilità la ‘Carta etica del medico militare’ un documento ancora sul tavolo dei lavori della nostra Commissione deontologica per gli ultimi ritocchi”.

“Nel documento – dice ancora Benato – verranno affermatiti una serie di principi mediante i quali verrà ribadito che i valori etici che informano l’esercizio della professione medica e che costituiscono una guida per il professionista, debbono uniformare anche la condotta extraprofessionale in uno scenario, come nel caso di conflitto, in cui le norme che regolano i rapporti tra Stati o tra gruppi vengono sospese in tutto o in parte. La guerra, pertanto, – conclude il Vicepresidente della FNOMCeO – che si fonda sull’effettiva presenza di violenza non deve esimere il medico militare in quanto cittadino e medico dall’attivarsi per respingere la guerra stessa e non solo a non condividerne le ragioni”

Autore: Redazione FNOMCeO

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