“Professionisti, la trappola delle Assicurazioni”: così titola, a pagina 28, il Supplemento Affari e Finanza di oggi de La Repubblica.
Per la sua inchiesta, la collega Catia Barone ha voluto raccogliere anche la voce dei medici: l’abbiamo messa in contatto con Luigi Conte. Ecco, di seguito, lo stralcio contenente le dichiarazioni del Segretario della FNOMCeO e, in allegato, l’articolo in versione integrale.
“Altro tasto dolente, la distanza tra il mondo sanitario e quello assicurativo. Il ministero avrebbe dovuto emanare un decreto con i requisiti minimi delle polizze. Ma il tavolo con le parti, convocato in ritardo, non ha portato ad alcun risultato, facendo scattare la proroga di un anno: «Abbiamo chiesto una polizza che potesse garantire una "retrograda" illimitata, visto che in Italia la decorrenza della prescrizione si attiva nel momento in cui il cittadino si rende conto del presunto danno – racconta Luigi Conte, segretario generale della Federazione Nazionale Medici e Odontoiatri – Dall’altra parte, l’Ania sostiene che non si può avere la copertura di un periodo per fl quale l’assicurazione non ha percepito compenso». Insomma, la questione resta aperta così come il peso delle assicurazioni sui giovani: «È assurdo, ad esempio, che un neospecialista di ginecologia sia chiamato a pagare dai 14 mila ai 18 mila euro all’anno di assicurazione. Motivo per cui – dice Conte – diventa fondamentale l’attivazione del fondo di tutela previsto dall’articolo 3 della legge Balduzzi, riservato a tutti i professionisti che non possono far fronte a questi costi». Trovare la polizza giusta non è dunque facile per nessuno”.
Autore: Redazione FNOMCeO