L’Ordine di Matera organizza un convegno che si propone non solo di fare il punto sullo stato dell’arte in ordine alla tutela dei dati personali e di quelli sensibili ma di offrire gli strumenti culturali per poter affrontare con competenza gli scenari della nuova sanità digitale.A distanza di più di dieci anni dall’entrata in vigore del Codice in materia di protezione dei dati personali è necessario fare il punto su quanto abbia inciso in ambito sanitario, quali cambiamenti abbia prodotto e fino a che punto ne sia stata compresa la portata sociale.
La privacy è considerata da molti come un mero esercizio verbale con un grosso fardello di inutili adempimenti burocratici. Tra i medici è diffusa l’erronea convinzione che il segreto professionale coincida con la privacy e sia da solo sufficiente a garantirne la tutela.
L’accesso ai dati clinici viene talvolta negato, pur in presenza di giusta causa, mentre all’opposto si verificano casi clamorosi di omessa custodia o conservazione.
Gli obblighi giuridici derivanti dalle norme del codice introducono nuovi profili di responsabilità di ordine sia civile che penale. Le norme hanno poi bisogno di essere ri-comprese all’interno dei diversi ambiti in cui si svolge l’attività medica (cure primarie, specialistica territoriale, ospedale) e devono fare i conti con tutti i cambiamenti organizzativi in atto in ciascuno di questi comparti.
La ricca documentazione in ambito sanitario nonché le periodiche consultazioni pubbliche proposte al Garante per la protezione dei dati personali trovano poco spazio nei percorsi di formazione e di aggiornamento della classe medica.
Obiettivo dell’evento proposto è quello di condividere un approccio olistico ai processi di cura che sappia usare i dispositivi medici e i nuovi strumenti di comunicazione nel pieno rispetto della dignità e della libertà delle persone.
In rappresentanza Fnomceo sarà presente il Dott. Guido Marinoni.
Il programma del corso, accreditato ECM, è scaricabile dal sito dell’Ordine dei medici di Matera al link:
http://www.omceomatera.it/imag
Autore: Redazione FNOMCeO
