Ancora una altra volta siamo chiamati a condannare episodi di razzismo e discriminazione nei confronti di cittadini e professionisti della sanità di origine straniera in Italia, che sono frutto di un clima di odio e di pregiudizi sui social senza controllo. Esprimiamo la nostra solidarietà al collega Andi Ngason e lo invitiamo ad andare avanti senza paura e a non sentirsi solo vista la tempestiva e forte condanna della FNOMCeO, dell’AMSI (Associazione medici di origine straniera in Italia) e del Movimento Internazionale Interprofessionale Uniti per Unire, che sono impegnati da mesi in un gioco di squadra merito del Direttivo FNOMCeO e del suo presidente Filippo Anelli, che tempestivamente ed in modo equilibrato e coraggioso difende i diritti di tutti i professionisti della sanità e dei cittadini.
Siamo grati e riconoscenti alla FNOMCeO che non fa sentire i nostri professionisti della sanità di origine straniera, immigrati per sempre e medici di seria B – al contrario di numerose dichiarazioni politiche irresponsabili che alimentano l’odio e i pregiudizi nei confronti della diversità, del colore di pelle, della religione e dei paesi di origine con slogan #PrimagliItaliani.
La stessa solidarietà esprimiamo nei confronti della dr.ssa Adelina Laprovitera aggredita all’Ospedale San Giovanni Bosco con l’invito ad andare avanti senza paura: “Siamo tutti con te” dichiara il Fondatore di AMSI e Uniti per Unire e membro del GDL FNOMCeO Salute Globale Foad Aodi, dalla Croazia durante la missione proprio a favore dei diritti universali e della cooperazione internazionale e tra i popoli.
Ufficio Stampa Uniti per Unire e AMSI
Autore: Redazione