Sapp: psicoterapia sempre più legata al sociale

Così Piero Petrini, direttore della Scuola dell’Accademia di Psicoterapia psicoanalitica (SAPP), ha chiuso il primo congresso tenutosi a Roma nelle giornate di venerdì 12 e sabato 13 giugno. Una due giorni che ha visto soprattutto momenti di confronto tra psichiatri e psicologi sui principali temi della professione e dei cambiamenti in atto nella società italiana. Non a caso il tema scelto “Trasformazione dell’Anima, della Mente, nella vita” racchiudeva tutta la filosofia ispiratrice della Sapp, al punto da far dire ad Annamaria Mandese: “Ci siamo accorti che era in atto una trasformazione anche tra noi, nelle fasi di organizzazione del congresso, e non potremo che andare avanti in questo percorso, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati”.
E proprio Petrini e Mandese, coordinati da Anita Casadei, hanno presentato, nella giornata conclusiva il “Modello Momenti trasformativi del PPM, Processo Psicoanalitico Mutativo”, a conferma che il tema della trasformazione ha unificato tutti i momenti del congresso nelle due giornate: cambiamento in psicoanalisi, cambiamenti individuali, esperienza emozionale per il cambiamento terapeutico, valutazione e mutazione delle capacità trasformative, questi i sottotitoli di un unico impegno per capire e interpretare le trasformazioni.

Ma due momenti hanno segnato l’idea del coinvolgimento e del radicamento della psicoterapia nei fenomeni della società: il primo giorno il confronto tra esponenti delle religioni proprio sui “Percorsi religiosi”; il secondo giorno con la tavola rotonda “Popolazioni che si muovono, trasformazioni sociali in divenire”.

Da un punto di vista strettamente specifico, sono stati presi in esame otto modelli della mente: Freud, Bion, Attaccamento, Klein, Balint, Kohut, Kernberg, Winnicot. “Questo è il nostro modo di operare – ha spiegato Petrini – perché vogliamo fortemente il coinvolgimento degli studenti, perché imparino da subito a lavorare insieme. Non a caso c’è qui la presenza di Medici senza Frontiere perché il sociale è importante per noi. Non a caso abbiamo promosso l’incontro tra le religioni perché insieme lavorino per la pace. Questo è il nostro modo di intendere la nostra professione”.
Un percorso che continua, dunque, con una straordinaria continuità anche nello sviluppo dei temi. E’ già fissato, infatti, il secondo congresso SAPP: si terrà, sempre a Roma, nel novembre 2016, e il tema sarà: “Crisi della Persona e delle Genti. Psicoterapia, Azione umanitaria, Arte e Spiritualità a confronto”. Da qui al novembre 2016, ci saranno altri appuntamenti intermedi e seminari proprio per affermare “la continuità del nostro impegno e la scelta del tema per il 2016 non è certo casuale” per dirla con Annamaria Mandese. (o.n)

Autore: Redazione FNOMCeO

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