Che fine ha fatto il dentista benestante, con barca e auto di lusso? Lo stereotipo è definitivamente tramontato, almeno per quanto riguarda le giovani generazioni.
A un anno dalla laurea, quasi il 40% degli Odontoiatri è disoccupato, contro il 30% dei medici. Soltanto nell’ultimo anno, il tasso di occupazione è sceso di ben sette punti percentuali, evidenziando un’accresciuta difficoltà del sistema ad assorbire l’offerta di Odontoiatri. Professionisti che, in Italia, hanno raggiunto il rapporto di uno ogni mille abitanti, rendendoci il secondo paese in Europa per tale incidenza, dopo la Grecia.
Sono alcuni dei numeri del “Secondo Rapporto Eures – Cao” che, dopo aver quantificato per la prima volta, nel 2012, il fenomeno dell’abusivismo, analizza quest’anno “Le sfide della crisi alla Professione Odontoiatrica, tra qualità delle prestazioni e distorsioni di mercato”.
Ma come garantire la qualità delle prestazioni? Con una formazione di qualità.
“Dopo il successo dello studio sull’esercizio abusivo della professione – spiega il presidente della CAO nazionale, Giuseppe Renzo – questa volta si entrerà nel merito dell’aspetto forse più importante per ogni professione: il tema della formazione e dell’accesso alla professione stessa. Per la prima volta, saranno evidenziate con correttezza statistica le opinioni degli studenti, dei neo laureati, dei docenti, del mondo delle società scientifiche sulle criticità che ancora si riscontrano nel sistema formativo universitario, in modo da fornire soluzioni partendo da dati oggettivi”.
E tutti i dati del Rapporto “Eures-Cao” saranno presentati, in anteprima assoluta, alla Stampa venerdì 5 dicembre, alle 12, presso l’ex sede Enpam, in Via Torino 38.
Autore: Redazione FNOMCeO