Si svolgerà il 9 marzo a Palazzo Tursi il IV Congresso Medicina di genere di Genova (in allegato il programma), “un volo tra le dipendenze al femminile e la violenza”, come lo definiscono le organizzatrici. Questa volta si parlerà di violenza agita dalla donna, un “farsi del male” come manifestazione di autodistruttività.
Tra le organizzatrici Giuseppina Boidi, Coordinatrice Commissione Salute Mentale OMCeO di Genova e Componente Osservatorio FNOMCeO della Professione Medica-Odontoiatrica Femminile e Valeria Messina, Presidente SIMG Genova.
Già dal 2009 si sono realizzati a Genova corsi di aggiornamento in un’ottica di genere in collaborazione fra la Commissione Pari Opportunità OMCeO e le sezioni locali di SIMG e AIDM.
Con il tema IL SILENZIO, si è voluto evidenziare la mancata percezione della violenza negli studi medici e nel 2012 il focus è stato posto sulla prevenzione dell’ABUSO E VIOLENZA DOMESTICA. Quest’anno si vuole promuovere attenzione nel campo delle dipendenze, dall’alcolismo al tabagismo, fino alle più moderne ossessioni quali la sex addiction.
Due gli obiettivi delle organizzatrici: evidenziare le differenze di genere e riscoprire il lato umano della medicina. Dice infatti Valeria Messina: "La medicina o è umana o non è medicina".
Il corso sarà concluso dalle riflessioni dell’antropologo medico prof. Antonio Guerci su “Medicina genere e altri mondi.”
Guerci ha già in passato espresso il suo pensiero dicendo: “Le radici dell’antropologia medica non si trovano soltanto, e neppure principalmente, nella medicina, ma affondano anche nella pratica infermieristica, nel dibattito e nelle politiche sulla salute pubblica e, in generale, in tutte le attività che riguardano il mantenimento della salute e la presa in carico della malattia o della crisi attraverso le normali transizioni vitali degli individui”.
Autore: Redazione FNOMCeO