“Un lessico più incisivo, semplice e comprensibile, ma anche un’attenzione particolare ad ambiti emergenti e che rappresentano una sfida per il mondo sanitario, come quello della Medicina potenziativa”. Così il presidente della FNOMCeO, Amedeo Bianco, spiega a Manuela Correra dell’Ansa gli elementi di novità contenuti nella bozza del Codice Deontologico dei Medici, approvata dalla Consulta Deontologica nazionale, riunita giovedì e venerdì scorso a Terni.
Ora, continua il presidente “il testo sarà licenziato dal Comitato Centrale entro febbraio, per tornare poi all’esame degli Ordini provinciali e alla Consultazione più ampia”.
In quale senso, più ampia? Lo spiega un lancio Adnkronos di Federico Finocchi, che così riporta: “Il testo dovrebbe essere oggetto di consultazione anche con associazioni professionali, scientifiche, di volontariato e di rappresentanza dei cittadini”.
E per quando è prevista l’approvazione finale? “Penso che a maggio – dichiara Bianco sempre all’Adn – sarà possibile portare all’approvazione del Consiglio il testo definitivo”.
Trovate i due lanci di agenzia – che sono ieri stati ripresi da Il Messaggero Umbria e da La Nazione Umbria Perugia – nel file allegato, insieme agli articoli dei quotidiani locali.
Alcune anticipazioni sui contenuti del nuovo Codice erano stati rilasciati da Amedeo Bianco anche a Barbara Gobbi che, sull’ultimo numero di Sanità de Il Sole 24 Ore, aveva preannunciato la “Stretta sul nuovo Codice Fnom” (anche questo articolo nel file allegato, la versione digitale è invece sul sito).
“Il Codice che verrà – scrive Sanità – innova il concetto di paziente, mira a fortificare la relazione terapeutica in risposta all’invasività dell’Information and Communication Technology e alle sfide poste dalla medicina potenziativa, rilancia il modello bio-psico-sociale valorizzando la qualità della vita e il rapporto con l’ambiente, introduce la new entry assoluta della Medicina militare”.
Altra questione in questi giorni al centro dell’attenzione mediatica è la richiesta, pervenuta da Manlio Converti, uno psichiatra attivo nell’informare su queste tematiche, di censurare nel nuovo Codice anche le discriminazioni in base all’”orientamento sessuale” e all’”Identità di Genere”.
L’appello era stato affidato alle pagine di Quotidiano Sanità: ed è sempre Quotidiano Sanità, per voce di Eva Antoniotti, a raccogliere, “in diretta” da Terni, la risposta di Amedeo Bianco.
“La revisione in corso prevede già di modificare la dicitura di ‘genere’, inserita tra le condizioni di non distinzione e discriminazione, sostituendola con ‘identità di genere’, che è insieme più precisa e più ampia” afferma il presidente.
Che conclude: “Quello che conta è che siano chiari i principi di equità e di giustizia verso tutti”.
Grande l’attenzione sul nuovo Codice anche da parte della stampa locale umbra. Il Messaggero Umbria sottolinea come la scelta di Terni, quale incubatrice del nuovo Codice, non sia stata casuale, ricordando, per bocca del presidente dell’Ordine dei Medici, Aristide Paci, tutte le pietre miliari della Deontologia che hanno visto la luce nella città di San Valentino: dal Documento sulle medicine non Convenzionali del 2002 a quello sulla Nutrizione Artificiale del 2007, a quello sulle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (il “Testamento biologico”) del 2009, agli atti dei diversi convegni, ultimo – nel 2012 – quello sulle “Nuove Frontiere del Pensiero Medico”.
E sempre Il Messaggero Umbria dà notizia della decisione di Paci di non ricandidarsi alla guida dell’Ordine.
Alla riunione della Consulta nazionale dedicano le loro pagine anche le altre testate della Stampa Locale, da Il Giornale dell’Umbria, a La Nazione Umbria Perugia: trovate tutti i “ritagli” nel file allegato.
Autore: Redazione FNOMCeO