Un nuovo test sperimentato alla Yale Medical School negli Stati Uniti da un team di scienziati guidato da Gabor Huszar, ha mostrato di essere in grado di distinguere quasi perfettamente campioni di sperma ‘buono’, ossia in grado di fecondare efficacemente gli ovuli femminili, da campioni con sperma danneggiato e quindi difficilmente utilizzabile per la riproduzione.
La scoperta – pubblicata sulla rivista specializzata ‘Journal of Andrology’, aiuterà le tecniche di fecondazione in vitro, facilitando la scelta dei campioni di sperma più "efficaci"’.
Autore: Redazione FNOMCeO