Garantire agli operatori sanitari che esercitano nella Striscia di Gaza di lavorare in sicurezza. E permettere il passaggio degli aiuti umanitari, bloccati dal 2 marzo scorso dal Governo israeliano.
Sono questi i due punti sui quali si è impegnato l’Esecutivo della FNOMCeO, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, a conclusione di una call, nella serata di ieri, con rappresentanti di Medici senza Frontiere Italia, tra i quali la Presidente, Monica Minardi.
Al termine dell’incontro, in un VIDEO per FNOMCeO Tg Sanità, il Presidente della Federazione degli Ordini, Filippo Anelli, ha espresso “piena solidarietà a tutti i Medici Senza Frontiere e a tutte le altre organizzazioni sanitarie che lavorano su Gaza”, aggiungendo “un grazie perché con il loro impegno professionale in una situazione estremamente difficile riescono a garantire e a testimoniare i principi che sono presenti nel nostro Codice”.
Drammatica la realtà rappresentata dagli esponenti di Medici Senza Frontiere: attacchi continui, con afflussi di massa di pazienti negli ospedali; le strutture stesse che diventano bersaglio, con il coinvolgimento degli operatori sanitari, esposti a rischi inconcepibili. Sono undici i membri dello staff di Medici senza Frontiere uccisi dall’inizio del conflitto, l’ultimo un mese fa. Ancora negli attacchi delle scorse ore a Gaza City due operatori sarebbero rimasti feriti.
“La situazione di Gaza è veramente difficile – continua Anelli – ce lo hanno spiegato gli stessi medici, raffigurandoci le gravi difficoltà che vivono in questo momento: l’impossibilità di operare in sicurezza, senza l’incubo di essere ancora una volta attaccati e di rischiare continuamente la vita. Il non avere a disposizione gli strumenti per poter aiutare: farmaci e presidi sanitari. Oggi la difficoltà più importante è l’accesso di queste forniture, che vengono sempre più centellinate alla frontiera con Israele”.
Dal 2 marzo, infatti, tutti gli aiuti umanitari sono bloccati: non solo medicinali, ma anche cibo, 116mila tonnellate di alimenti e medicine che giacciono fuori dai confini blindati della Striscia. Tanto che la fame e le malattie legate alla malnutrizione diventano ora il nuovo nemico, più subdolo delle bombe, che attacca con più accanimento le persone fragili: i bambini, gli anziani, i malati, i feriti.
“La terza difficoltà è l’insorgenza delle tante nuove malattie – spiega Anelli – alcune legate alla malnutrizione, soprattutto dei bambini, proprio per la restrizione degli aiuti umanitari e alimentari che non arrivano più a Gaza. E l’insorgenza di nuove malattie legate alle pessime condizioni igieniche e quindi epatiti, gastroenteriti e altre malattie di questo genere”.
“Ecco – conclude – crediamo che l’impegno della Federazione possa essere quello di interloquire con le istituzioni nazionali ed europee per far sì che i medici e tutti gli operatori sanitari possano continuare a svolgere il loro lavoro in sicurezza e con l’ausilio pieno delle attrezzature”.
Guarda il VIDEO: https://youtu.be/BRO36QWfdEw
Scarica il VIDEO: Anelli su crisi Gaza.mp4
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9 maggio 2025
Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO