Quando si tratta di diabete e malattie cardiovascolari, a correre più rischi letali sono le rappresentanti del gentil sesso, secondo uno studio su 2.000 uomini e donne dai 50 agli 89 anni. Lo sottolinea Karin Schenck-Gustafsson del Dipartimento di Cardiologia del Karolinska Institutet di Stoccolma (Svezia), illustrando le disparità tra uomini e donne in questo campo, nel corso del meeting dell’Easd (European Association for the Study of Diabetes).
Secondo l’analisi, nei confronti delle pazienti occorre una particolare attenzione, perché le diabetiche sono più vulnerabili e spesso non ricevono un trattamento ottimale, in grado di ridurre i rischi legati alle malattie cardiovascolari.
Autore: Redazione FNOMCeO