Con riferimento alla trasmissione “Tagadà”, andata in onda oggi, 19 febbraio 2018, alle ore 16, preghiamo di rettificare quanto apparso nel cartello relativo alle intolleranze alimentari.
Tale cartello è infatti inesatto in punto di citazione di fonte e nel merito, e può dare adito ad allarmismi ingiustificati nella popolazione.
In punto di citazione di fonte, specifichiamo che il cartello è stato da voi prodotto a partire dal documento “Dieci regole per gestire le intolleranze alimentari”, redatto da Adi e condiviso da Fnomceo, dal Ministero della Salute e da altre società scientifiche. Tale documento è in ogni caso stato sospeso – già da venerdì 16 febbraio – da tutti i siti della Fnomceo, nell’attesa di una revisione, auspicata dalla stessa Fnomceo e dal Ministero della Salute, che renda più chiaro il messaggio per i cittadini circa i pericoli derivanti dall’utilizzo dei test non validati dalle evidenze scientifiche per fare diagnosi o prescrivere diete, in qualsiasi struttura, sanitaria o non sanitaria, essi vegano effettuati.
Si chiede quindi di modificare tale cartello, sia meglio specificando la fonte, sia cambiando il punto 4 in “fare test per intolleranze senza valenza scientifica in strutture sanitarie o non sanitarie”.
Il presidente Fnomceo
Filippo Anelli
Autore: Redazione