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Terremoto in Centro Italia – parlano i Presidenti d’Ordine delle province colpite

"Ad Amatrice la situazione è drammatica: i colleghi stanno febbrilmente scavando. Il numero dei morti temiamo sarà superiore alle previsioni, per la presenza di molti vacanzieri e turisti, vista la festa che doveva concludersi domenica. Anche Accumuli è purtroppo rasa al suolo".
È un bollettino di guerra quello che arriva dalle prime dichiarazioni di Dario Chiriacó, presidente dell’Omceo di Rieti, che sta tornando in sede dopo aver interrotto una breve vacanza. "Ci siamo subito attivati mettendoci in contatto con l’Unità di Crisi regionale in coordinamento con la Protezione Civile – continua Chiriacó -. Siamo colpiti dalla grande disponibilità dimostrata dai colleghi reatini, che va oltre ogni aspettativa, e dalla vicinanza commovente testimoniata dal presidente della FNOMCeO, Roberta Chersevani, dai presidenti di molti Ordini e dal presidente dell’Enpam, Alberto Oliveti".
Situazione analoga in provincia di Ascoli Piceno. "È ancora difficile fare un bilancio, si sta ancora scavando sotto le macerie e molti paesi sono isolati e non raggiungibili –  conferma il presidente dell’Omceo, Fiorella De Angelis-. Come Ordine ci stiamo coordinando con tutto il sistema, con la Prefettura e la Protezione Civile, per evitare singole iniziative che, pur meritevoli, aumenterebbero la confusione e ostacolerebbero i soccorsi. Stanno arrivando ambulanze dalle province vicine e, qui ad Ascoli, stiamo liberando posti letto in ospedale". Pur profondamente turbata,  De Angelis ha voluto ringraziare il presidente Chersevani e il presidente Oliveti, che le hanno fatto subito sentire la loro vicinanza e assicurato il loro impegno per i soccorsi e per la ricostruzione.
Ringraziamento condiviso anche dal presidente dell’Omceo di Teramo, Cosimo Napoletano. "La nostra provincia è stata colpita in maniera più marginale, anche se la scossa si è avvertita con molta violenza – racconta. La sede dell’Ordine è danneggiata ma per fortuna pare che non ci siano vittime. Siamo vicini ai presidenti e ai colleghi delle altre province colpite e ci mettiamo senz’altro a loro disposizione con tutte le risorse umane e strumentali possibili".

A cura dell’Ufficio Stampa FNOMCeO

Autore: Redazione FNOMCeO

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