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Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva: presentate le Raccomandazioni civiche in tema di E-Health

Riceviamo e divulghiamo qui di seguito il Comunicato Stampa di Cittadinanzattiva onlus relativo allal pubblicazione delle Raccomandazioni civiche in tema di E-Health.


COMUNICATO STAMPA

ROMA, 4 NOVEMBRE 2014

Presentate le Raccomandazioni civiche del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva in tema di E-Health: in 59 proposte, come raccogliere la sfida della sanità elettronica e della telemedicina

Rendere operativa la grande sfida dellainformatizzazione della sanità e della telemedicina, sfruttandoneappieno le potenzialità e riducendone i rischi. Questi gli obiettividelle Raccomandazioni civiche sull’E-Health, presentate oggi dalTribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, che, in 59punti e a partire dai diritti sanciti dalla Carta europea dei dirittidel malato, puntano a mettere il cittadino al centro dellarivoluzione della sanità elettronica.

La raccomandazione è stata realizzatainsieme a rappresentanti di associazioni di pazienti, societàscientifiche, ASL, professioni mediche (IPASVI, Alice Italia Onlus,SiHTA, Associazione Italiana Pazienti BPCO, ANMCO, Federfarma, SIT,AIIC, ASL RME, SIMG, FAND, Assobiomedica, AIAC, GISE, FIASO, FISM,Az. Ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Udine, ASS n. 5Bassa Friulana Latisana) e con il contributo non condizionato diMedtronic Foundation.

“Con le Raccomandazioni presentateoggi – afferma Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunaleper i diritti del malato-Cittadinanzattiva – vogliamo contribuire apotenziare gli effetti positivi della informatizzazione in sanità edella telemedicina, ossia: migliorare la presa in carico delpaziente, garantendogli la continuità assistenziale, il monitoraggioe l’aderenza alla terapia; promuovere una migliore organizzazionedei servizi territoriali e a domicilio e mettere in rete medici eoperatori sanitari; produrre informazioni precise ed esaustive sullepatologie, consentendo di programmare al meglio i servizi sanitari inrelazione ai bisogni dei pazienti e ottimizzando le risorse adisposizione; incidere positivamente sulla qualità di vita deipazienti anche sotto il profilo psicologico. Nello stesso tempo conle Raccomandazioni vogliamo contribuire a ridurre i rischi dellaE-Health: dalla frammentazione dei sistemi informativi, al pericolodi sostituire la relazione medico-paziente, dalle controversie intema di privacy ad investimenti non prioritari o inutili”.

Ecco alcune delle principali proposteinserite nelle Raccomandazioni civiche sull’E-Health, il cui testointegrale è scaricabile dal sito web www.cittadinanzattiva.it(sezione salute):

1. Prevedere, all’interno del nuovoNomenclatore tariffario, tariffe specifiche per i servizi ditelemedicina e telesalute.

2. Promuovere una cultura dellavalutazione delle tecnologie attraverso l’Health TechnologyAssessment, al fine di migliorare l’appropriatezza e la qualitànonché il controllo dei rischi connessi.

3. Promuovere una governance nazionaledelle iniziaitive di e-health, per ridurne la frammentazione alivello regionale e velocizzare il percorso verso il Fascicolosanitario elettronico condiviso a livello nazionale.

4. Incrementare l’alfabetizzazionedigitale e la formazione all’utilizzo degli strumenti di sanitàelettronica, sia per i professionisti sanitari che i pazienti e lorocaregiver.

5. Formulare uno specifico consensoinformato per le soluzioni di sanità elettronica e di telemedicinache garantiscano l’identità del paziente e la sua privacy.

6. Garantire la trasmissione uniforme ola lettura a distanza delle informazioni sanitarie per permetterel’accesso all’assistenza transfrontaliera,individuando unelemento che permetta la cooperazione applcativa tra sistemi diversidi produttori diversi.

7. Istituire un registro delleapplicazioni medicali validato dalla comunità scientifica chepreveda per ciascuna app il marchio di garanzia, rendendola undispositivo medico.

8. Definire ruoli e responsabilità deiprofessionisti che partecipano ai percorsi di telemedicina,identificando il responsabile del processo e intervenendo anchenell’ambito giuridico, al fine di evitare vuoti legislativi legatialla gestione del rischio clinico in questa specifica area.

“Due aspetti, in particolare, cipreoccupano del Patto per la sanità digitale, previsto all’internodel Patto per la salute – continua Aceti: innanzitutto, il ritardodi quasi tre mesi sulla tabella di marcia per la sua approvazione; insecondo luogo, l’esclusione delle Organizzazioni di cittadini epazienti dal Comitato di coordinamento del Patto per la sanitàdigitale. Non è pensabile che i cittadini non siano consideratiportatori di interesse in una sfida così grande o che ad esempio,come sta accadendo, si parli di servizi premium, dunque a carico deicittadini, senza definire lo standard garantito dal SSN".

Ufficio stampa Cittadinanzattiva onlus  – sede nazionale

Autore: Redazione FNOMCeO

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