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Udine, “Scienza, religione e società di fronte alla questione del fine vita”

Il prossimo 6 dicembre convegno di bioetica a Udine (Teatro Nuovo Giovanni da Udine). Titolo dell’evento (di cui alleghiamo la locandina) "Scienza, religione e società di fronte alla questione del fine vita".

Le questioni del vivere e del morire, della vita e della morte si avvertono in questa fase della storia in modo più profondo, urgente, alle volte anche drammatico. Le accresciute e crescenti possibilità della scienza, della medicina, della tecnologia, del prolungamento della vita biologica pongono alla coscienza delle persone, delle famiglie, delle società, della politica e dell’ordinamento legislativo questioni etiche come mai prima d’ora. E ne sono coinvolte anche le esperienze delle diverse fedi religiose. Vengono interrogati il senso stesso della vita nel rapporto fra la corporeità e le dimensioni più profonde della persona; fra le funzioni biologiche vitali e la qualità della vita costruita soprattutto dalle relazioni.

La salute è il benessere fisico, psicologico, relazionale, sociale delle persone; la malattia una situazione che in qualche modo ed aspetto colpisce una o più di queste dimensioni. L’impegno di prevenzione è proprio quello di rendere possibile nel modo più diffuso il benessere delle persone e delle comunità. Quando la malattia, nelle sue diverse forme colpisce la persona si è chiamati: familiari, amici, medici, infermieri, strutture sanitarie nella loro organizzazione, alle risposte più adeguate che sappiano rapportare in continuità competenza professionale e profonda umanità nel prendersi a cuore, nel prendersi cura nel senso più globale e completo della parola. Si verificano situazioni estreme a causa di malattie invalidanti e permanenti che interrogano le coscienze degli ammalati, quando questo è ancora possibile e dei familiari e anche dei medici, degli infermieri riguardo proprio al rapporto fra mantenimento delle funzioni biologiche e qualità della vita e delle relazioni.

Escluso l’accanimento terapeutico, cioè il mantenimento di una forma di vita segnata totalmente dal male e dal dolore senza possibilità di alcun recupero, gli interrogativi si acuiscono riguardo ad ulteriori decisioni. Se nessuno deve sollecitare e tanto meno obbligare per nessun motivo un’altra persona a porre termine alla sua vita nella condizione estrema in cui si trova, ci si chiede se non sia ugualmente possibile che con libertà di coscienza e responsabilità etica una persona o un familiare o chi designato a esprimere la volontà, ponga termine a una situazione considerata ormai invivibile, fonte di dolore e di disperazione. E ancora ci si chiede se in una società laica e pluralista sia possibile una legislazione che contempli la diversità di scelta e non neghi in base ad un a priori ideologico quello che vorrebbe affermare nelle intenzioni, cioè la libertà di coscienza delle persone nelle decisioni ultime riguardanti il vivere e il morire, la vita e la morte e il loro significato.

Le diverse fedi religiose possono contribuire in modo del tutto significativo a queste riflessioni, considerando proprio come una autentica laicità sia la miglior garanzia ad una fede autentica e come, specularmente, una fede autentica garantisca una laicità autentica. Il riferimento alla Presenza di Dio, chiamato con nomi diversi, suggerisce quella profondità e ulteriorità nelle quali la vita è intesa nella sua globalità, non solo in una dimensione biologica da protrarre ad oltranza; questo riferimento non dispensa l’essere umano dalla sua responsabilità, anzi la chiede e la valorizza. Gli interrogativi riguardo al volere di Dio non possono diventare proiezioni del volere umano, ma invece apertura al mistero del vivere e del morire, della vita e della morte. Non si tratta quindi di usurpare la decisione di Dio, ma di scegliere affidando a lui la vita e la morte, fiduciosi della sua accoglienza. Su queste grandi questioni desideriamo confrontarci per approfondire sensibilità e ipotesi e per avviare e sostenere scelte responsabili: personali, etiche, scientifiche, politiche, legislative. “fine vita” di fronte alla questione del Scienza, religione e società

Autore: Redazione FNOMCeO

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