Tra le principali cause di mortalità infantile ci sono le malattie contratte attraverso l’acqua, uno scarso accesso all’ “oro blu” e servizi igienico-sanitari inadeguati. I numeri parlano chiaro: ogni minuto un bambino muore per una patologia legata all’acqua e uno su cinque perde la vita perché non ha a disposizione questa preziosa risorsa e servizi adeguati. A denunciarlo è Save the Children, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua che ricorre oggi.
Secondo i dati recenti resi noti dall’Organizzazione mondiale della sanità, a livello globale quasi un individuo su tre (in totale circa 2,1 miliardi di persone) non ha accesso a fonti d’acqua sicura e uno su nove ai servizi igienici; l’acqua contaminata rappresenta uno dei maggiori vettori di malattie come il colera, la dissenteria, il tifo, la poliomielite e la diarrea: quest’ultima causa la morte di circa mille bambini al giorno sotto ai 5 anni, 361 mila in un anno. L’Oms sottolinea come l’acqua potabile pulita e sicura nelle case non sia presente, soprattutto per chi vive nelle zone rurali: nella regione europea dell’Oms, non è disponibile a 57 milioni, mentre 21 milioni di persone non hanno accesso ai servizi di acqua potabile di base e utilizzano l’acqua prelevata dai pozzi e da sorgenti non sicure. L’inadeguatezza di acqua, servizi igienici e igiene provoca 14 morti per diarrea al giorno nella regione europea: la presenza di acqua, di servizi igienico-sanitari adeguati e interventi d’igiene potrebbero ridurre le malattie diarroiche del 25-35% e le altre malattie legate all’acqua.
“È necessario adoperarsi col massimo impegno per garantire a un più ampio numero di minori l’accesso a questa essenziale risorsa in condizioni di sicurezza e ai servizi igienico-sanitari di base: non possiamo accettare che ogni anno centinaia di migliaia di bambini muoiano per patologie facilmente prevenibili contratte per mezzo dell’acqua”, dichiara Daniela Fatarella, vice-direttrice generale dell’organizzazione. “La mancanza d’acqua innesca un circolo vizioso per cui, tra fonti contaminate e servizi igienico-sanitari carenti, le probabilità di contrarre patologie potenzialmente letali per i più vulnerabili, come i bambini, aumentano pericolosamente. A questa catena di conseguenze negative si aggiungono ulteriori anelli nel caso della siccità, che è accompagnata da complicazioni quali l’insicurezza alimentare e, dunque, dalla diffusione di elevati livelli di malnutrizione”.
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Autore: Redazione